Economia - 14 luglio 2025, 14:57

Le denuncia della Uil Lombardia: «I Comuni non applicano la progressività fiscale. Colpiti allo stesso modo chi guadagna 24mila o 100mila euro»

Nella nostra regione solo tre capoluoghi, Lodi, Mantova e Pavia, e quindi non Varese, applicano questo principio. Nella Città Giardino l'Irpef comunale ha una soglia di esenzione di 12mila euro con sistema fisso e un'aliquota unica dello 0,8%: «Così si aggravano le diseguaglianze sociali»

(foto d'archivio)

La UIL Lombardia, sulla base dello studio nazionale curato dal Servizio Stato Sociale,  Politiche Fiscali e Previdenziali della UIL e dei dati ufficiali del MEF (aggiornati al 23 giugno 2025), denuncia la forte iniquità del sistema delle addizionali IRPEF comunali nei capoluoghi lombardi: una fiscalità che colpisce in  modo sproporzionato i redditi medio-bassi, contraddicendo il principio costituzionale di progressività.

«La stragrande maggioranza dei capoluoghi lombardi applica l’aliquota massima dello 0,80%, senza alcuna differenziazione per scaglioni di reddito. Si tratta di una fiscalità regressiva, che aggrava le disuguaglianze sociali.  Solo tre comuni – Lodi, Mantova e Pavia – adottano criteri progressivi che rispettano davvero il principio di  equità» dichiara in una nota Salvatore Monteduro, Segretario UIL Lombardia.

Un esempio concreto: il Comune di Milano

Come riportato anche dalla stampa locale, il Comune di Milano ha registrato 20 milioni di euro in più di entrate nel 2025 grazie all’addizionale comunale IRPEF, che resta fissata all’aliquota unica dello 0,80%, la massima  consentita. Questo gettito ha contribuito in maniera significativa all’assestamento di bilancio, consentendo  nuove risorse per welfare, manutenzione e il bonus da 300 a 500 euro per i dipendenti.

«È positivo che le risorse siano investite in servizi pubblici e lavoratori – sottolinea il segretario regionale UiL Lombardia Salvatore Monteduro – ma resta il problema strutturale: il prelievo avviene in modo piatto e non progressivo, colpendo allo stesso modo chi guadagna 24.000 euro e chi ne guadagna 100.000. È ora di affermare una fiscalità locale fondata sulla giustizia e sulla trasparenza. Chiediamo che il sistema delle addizionali IRPEF venga riformato secondo criteri di giustizia fiscale. Il lavoro non può essere il bancomat dei comuni. Chi guadagna  meno deve pagare meno, non la stessa aliquota del reddito più alto» afferma Monteduro.

E per far capire come sia possibile attuare la cosa Monteduro fa l’esempio di Mantova. 

«Il principio costituzionale di progressività – conclude Monteduro - va attuato a tutti i livelli di governo. Il Comune di Mantova dimostra che si può fare, grazie a un sistema con scaglioni reali e una soglia di esenzione alta che protegge davvero i redditi medio-bassi. È la prova che una fiscalità locale più giusta è possibile. Non è solo una questione tecnica, ma un atto di giustizia sociale e di responsabilità istituzionale».

Aliquota IRPEF Regionale – Regione Lombardia (2025)
- 1,23% fino a € 15.000
- 1,58% da € 15.001 a € 28.000
- 1,72% da € 28.001 a € 50.000
- 1,73% oltre € 50.000

c. s.