Busto Arsizio - 11 luglio 2025, 07:04

«Non volevamo festeggiare, perché tu ci manchi, Luca. Ma le Cuffie Colorate festeggiano per vivere»

Allo Zero di Olgiate Olona la festa di fine stagione dell'associazione paralimpica con il pensiero allo storico volontario morto il mese scorso: «Ricordare chi non c’è più significa anche tenere acceso ciò che lui stesso ha amato costruire». Una serata travolgente e commovente allo stesso tempo

La festa di ieri sera: in ogni passo, in ogni pensiero c'era Luca Rusconi

La festa di ieri sera: in ogni passo, in ogni pensiero c'era Luca Rusconi

Non si può fare festa, senza Luca. Si deve fare festa, senza Luca, perché lui vorrebbe vedere solo una pioggia di sorrisi sulle sue Cuffie Colorate, nonostante tutto.

Ecco perché Cuffie Like a Party 25 è stata una di quelle notti indimenticabili, di reale e profonda amicizia. Nello spazio all’aperto della discoteca Zero di Olgiate Olona, la stagione si è chiusa «con una festa che è stata al tempo stesso un’esplosione di energia, un atto di resistenza e un grande abbraccio collettivo», come l'ha definita l'associazione paralimpica.

Quattro ore di ballo, canti e risate sotto le stelle per più di 150 persone, tutte scandite dalla musica del deejay e dalla generosità dello staff del locale.

«I colori, i sorrisi, la gioia dei ragazzi: tutto parlava di vita vera - spiegano le Cuffie - Ma quest’anno, più che mai, la festa aveva un significato profondo. Il 2025 è stato un anno segnato da un dolore enorme: la scomparsa di Luca Rusconi, volontario storico dell’associazione, mancato in un tragico incidente in moto. La sua assenza si è sentita, eccome. Era impossibile non pensare a lui mentre la musica suonava e i ragazzi ballavano come se il tempo si fosse fermato. Eppure, proprio per questo, la festa è diventata ancora più preziosa. Non un momento spensierato ma un momento necessario, proprio per tutto ciò che è successo. Una risposta collettiva al dolore, un modo per stare insieme, per respirare, per tornare a sorridere. Una dichiarazione semplice ma potente: siamo ancora qui, insieme, e continuiamo a crederci».

Dopo la scomparsa di Luca in quell'incidente, un volontario aveva detto: quest'anno non festeggeremo. Ma non era possibile: «Quella riflessione, comprensibile nel momento del lutto, non poteva rappresentare il cuore profondo delle Cuffie Colorate. Perché le Cuffie festeggiano per vivere, e vivono per includere. E ricordare chi non c’è più significa anche tenere acceso ciò che lui stesso ha amato costruire».

Tra gli ospiti della serata,  Betty Borroni, presidente dell’Inter Club di Busto Arsizio, amica e sostenitrice delle Cuffie Colorate, che ancora una volta ha mostrato la propria generosità. 

Allora festa sia: «La musica non si è fermata mai, e nemmeno i ragazzi: hanno ballato senza sosta, con la leggerezza che solo chi ha attraversato tante fatiche può ancora regalarsi. E in ogni passo, in ogni sguardo, Luca c’era. Era nel cuore di tutti, e nella voglia di continuare a sognare. Un grazie sincero va ai volontari, che non si sono fermati nemmeno nei giorni più duri. Un grazie ai gestori dello Zero, per l’accoglienza e la sensibilità. Un grazie a Betty Borroni per il sostegno concreto e affettuoso. E un grazie ai partecipanti, che ogni anno ricordano a tutti che questa non è solo una festa: è una comunità che resiste, si reinventa, e non smette di amare».

Ma. Lu.

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