Busto Arsizio - 09 luglio 2025, 09:15

La forza oltre gli ostacoli in Madagascar, la luce nel buio di Haiti: suor Marcella Catozza e il messaggio che manda a tutti noi

Nella nuova missione africana non sono mancati i problemi per la realizzazione della casa di accoglienza, ma ciò non scoraggia certo la missionaria bustocca. Che ci mostra anche con la Kay Pè Giuss come si possa sempre fare la differenza e dare speranza

La forza oltre gli ostacoli in Madagascar, la luce nel buio di Haiti: suor Marcella Catozza e il messaggio che manda a tutti noi

Una brutta scoperta, il costruttore della casa accoglienza che si rivela inaffidabile, ma il sogno non si può certo fermare. In Madagascar il progetto per dare un futuro ai ragazzi albini va avanti e suor Marcella Catozza racconta le difficoltà, come pure la capacità di superarle: «Dopo colonne abbattute, mattoni che si sbriciolavano, ferri troppo piccoli, finalmente il 1 luglio il costruttore è stato licenziato, in ritardo di cinque mesi rispetto al nostro desiderio, ma comunque ce l’abbiamo fatta ad arrivare tutti allo stesso giudizio. Ora il vescovo ed i suoi collaboratori, in particolare don Claudio hanno già scelto il nuovo costruttore dopo aver visto come lavora (sta costruendo una casa di accoglienza per malati psichici in un villaggio della diocesi non lontano da Moramanga) e a lui hanno chiesto di verificare quanto fatto e portare a termine la costruzione dei primi due stabili per poi passare al terzo e completare così l’opera che, a questo punto, speriamo che con l’anno nuovo posa cominciare a funzionare».

L'importanza di questa costruzione è stata già spiegata dalla missionaria bustocca (LEGGI QUI) e ribadita con una certezza: «Continuiamo a crederci certi che, al Signore serve, quell'opera nascerà».

Intanto suor Marcella  racconta quanto sta accadendo alla Kay Pè Giuss. Haiti, terra martoriata sempre più dalla violenza delle bande e dall'indifferenza del mondo, eppure ha una luce: la casa costruita da suor Marcella con la generosità di tanti amici. «La vita alla Kay Pè Giuss esplode....» , sono parole che mandano speranza nel buio. Ecco allora foto della festa della bandiera a maggio, con danza, canti tradizionali, un clima di allegria. Ciò che più conta: «I bambini crescono  e quindi le attività diventano più belle ed interessanti: ogni casetta propone una recita, un canto o una danza intrattenendo gli altri con coraggio e semplicità». Quindi gli esami di fine anno a giugno e il camp estivo che ferve.  

Redazione

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