Territorio - 08 luglio 2025, 17:16

L'ultimo saluto a don Matteo Balzano: «Quanta passione hai messo nel nostro oratorio. Eppure tutto questo non è bastato»

Commozione e gratitudine a Cannobio per il funerale del giovane sacerdote trovato morto dopo un gesto estremo all'oratorio dove operava e viveva. I suoi ragazzi: «Sei apparso fra di noi dopo un periodo di pioggia. Ci mancheranno gli incontri del venerdì sera, hai sempre creduto in noi. Il nostro rapporto non finisce qui, si trasforma. Ogni tanto dà un’occhiata giù, abbiamo ancora bisogno di te»

Commozione e gratitudine a Cannobio, nel Verbano Cusio Ossola, per l'ultimo saluto a don Matteo Balzano, un «sacerdote tra i giovani» morto a 35 anni

Commozione e gratitudine a Cannobio, nel Verbano Cusio Ossola, per l'ultimo saluto a don Matteo Balzano, un «sacerdote tra i giovani» morto a 35 anni

La scomparsa improvvisa di don Matteo Balzano, trovato morto all’interno dello scantinato dell’oratorio di Cannobio a 35 anni dopo un gesto estremo (leggi QUI), ha profondamente colpito le comunità di Cannobio, della Val Cannobina e l’intera Diocesi di Novara. «In questi giorni ho ricevuto messaggi da 30 vescovi da tutta Italia e da molte associazioni», ha detto il vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, durante l’omelia nella collegiata di San Vittore gremita.

«Caro don Matteo, grazie. Ce lo siamo detti tante volte in questi venti mesi di condivisione fraterna – ha detto commosso il parroco don Mauro Caglio –. Quanta passione hai messo nel nostro oratorio. Eppure tutto questo, amico fedele, non è bastato. Un grazie particolare all’amico Gianmaria (il sindaco Minazzi, ndr) per essermi stato vicino in questi giorni come un fratello».

Il vicario territoriale, don Gianmario Lanfranchini, ha ricordato un momento recente: «Il giorno di Pentecoste, poco dopo la calata della Sacra Costa, ti avevo chiesto: come stai? "Bene", mi hai risposto, "con tanti impegni". Oggi ci troviamo qui uniti nella speranza e nella preghiera».

Parole toccanti anche dai ragazzi dell’oratorio, ai quali monsignor Brambilla ha voluto cedere una parte dell’omelia, letta da una giovane:
«Sei apparso fra di noi dopo un periodo di pioggia, hai riorganizzato l’oratorio, formato le catechiste. Ci mancheranno gli incontri del venerdì sera, hai sempre creduto in noi. Il nostro rapporto non finisce qui, si trasforma. Ogni tanto dà un’occhiata giù, abbiamo ancora bisogno di te».

Il vescovo ha concluso con parole profonde: «Dolce fratello, hai lasciato giovani orfani e affranti, e in tutti noi un pianto infinito».

Il sindaco Gianmaria Minazzi ha voluto ricordare don Matteo come «un punto di riferimento, un sacerdote tra i giovani. Lascia un vuoto in tutti noi. È il tempo di stringerci attorno ai familiari, a don Mauro e ai ragazzi dell’oratorio. Il ricordo di don Matteo rimane in ogni gesto di solidarietà».

Al termine della cerimonia, la bara è stata accompagnata all’esterno da un centinaio di sacerdoti, insieme al vescovo, per l’ultimo viaggio verso la natìa Grignasco.

Don Matteo lascia il papà Giovanni, la mamma Rita, la sorella Elsa con il marito Marco, i nipoti Jacopo e Alice, la zia Enrica con il marito Gian Carlo, e i cugini.

Da Vconews.it

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU