Territorio - 03 luglio 2025, 17:05

Panace di Mantegazza nei boschi di Bregazzana: scattano i sopralluoghi. «Servono prudenza e segnalazione immediata»

«Prima di fare dichiarazioni definitive, dobbiamo comprendere la gravità della situazione per non sminuire né creare allarmismi eccessivi» avverte il Parco. La task force regionale annuncia controlli nei prossimi giorni. Intanto l’appello: non toccate la pianta e segnalatela subito.

L'Heracleum mantegazzianum

L'Heracleum mantegazzianum

Si accendono i riflettori sul primo esemplare certificato di Heracleum mantegazzianum, comunemente noto come panace di Mantegazza, rinvenuto nei giorni scorsi nei boschi che circondano Bregazzana, alle porte di Varese (leggi QUI).

A notare la pianta e a segnalarla è stato Mirko Tomasi, libero professionista appassionato di natura e fotografia naturalistica. Tomasi è noto nell’ambiente per aver documentato in passato prime segnalazioni di specie floristiche, orchidee e farfalle rare nel Varesotto, oltre a collaborare a progetti per la distribuzione dei lepidotteri e per il nuovo atlante degli uccelli nidificanti della provincia di Varese.

«La Panace in questione l’ho notata tornando da un’escursione al Monte Martica, perché è una pianta che non avevo mai visto prima», racconta Tomasi. «Si trova sul ciglio della strada che porta a Bregazzana, in località Molinetto. Ho fatto le dovute foto per l’identificazione e l’ho poi caricata sulla piattaforma scientifica iNaturalist, dove esperti hanno confermato la specie».

La scoperta ha destato forte preoccupazione tra ambientalisti e naturalisti per la pericolosità di questa pianta invasiva, già segnalata in altre province lombarde.

«Ci stiamo muovendo per capire la situazione, verificare se ci sono altre piante in zona e, successivamente, concordare con gli altri soggetti competenti come procedere per rimuoverle ed eliminarle nella maniera corretta», spiegano i vertici del Parco Regionale Campo Dei Fiori. «Prima di fare dichiarazioni definitive, dobbiamo comprendere la gravità della situazione per non sminuire né creare allarmismi eccessivi. È fondamentale fornire informazioni corrette in base ai riscontri che avremo».

Anche la Task Force di Regione Lombardia per il monitoraggio delle specie esotiche è intervenuta ufficialmente: «La segnalazione è giunta anche a noi e nei prossimi giorni provvederemo a effettuare un sopralluogo per accertare la presenza del panace di Mantegazza e valutare le eventuali misure da adottare».

Intanto, gli esperti rinnovano l’appello alla prudenza: il Heracleum mantegazzianum può superare i quattro metri di altezza ed è dotato di una linfa altamente fototossica, capace di provocare ustioni di secondo grado e danni permanenti alla pelle in caso di contatto seguito da esposizione solare. Il consiglio è tassativo: non toccate la pianta, non cercate di estirparla autonomamente e, se la incontrate, fotografatela da lontano e segnalatela immediatamente alle autorità competenti o ai gruppi di protezione ambientale.

La collaborazione di tutti sarà determinante per evitare che questa pericolosa specie aliena possa diffondersi anche nei delicati ecosistemi boschivi del Varesotto.

Alice Mometti

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