Politica - 03 luglio 2025, 14:13

Romana Dell’Erba (FdI) esprime soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento sulle ZPS: «Risposta concreta dopo mesi di incertezza»

«Con questo emendamento garantiamo chiarezza e continuità per le nostre comunità montane e il mondo venatorio». L’intervento tutela ambiente e tradizioni, in particolare, nel Bresciano e Varesotto

Il Consigliere Regionale Romana Dell'Erba di Fratelli d'Italia

Il Consigliere Regionale Romana Dell'Erba di Fratelli d'Italia

Il Consigliere Regionale Romana Dell'Erba di Fratelli d'Italia esprime grande soddisfazione per l'approvazione alla Camera dell'emendamento al Disegno di Legge n. 2126 – "Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane", un provvedimento che, a suo dire, rappresenta un risultato tangibile dell'impegno del Governo Meloni e anche della Regione Lombardia nella salvaguardia dei territori e delle peculiarità montane.

"Con l'approvazione di questo emendamento – dichiara il Consigliere Dell'Erba – abbiamo raggiunto un traguardo di fondamentale importanza, che garantisce chiarezza e continuità normativa per le nostre comunità montane e per il mondo venatorio. Questa disposizione è la prova tangibile di come il Governo e la Regione siano al fianco dei nostri territori, ascoltando le loro esigenze e intervenendo con soluzioni concrete e ponderate".

L'emendamento introduce disposizioni cruciali che stabiliscono la possibilità di delimitare come Zone di Protezione Speciale (ZPS) i valichi montani attraversati dalle rotte migratorie dell'avifauna con dislivello pari o superiore a 1.000 metri, fin dall'adozione del decreto ministeriale. Parallelamente, e questo è il punto di forza dell'intervento, viene assicurata la possibilità di svolgere l'attività venatoria nei limiti e alle condizioni definite dalle Regioni, confermando le modalità già efficaci per la stagione 2023/2024 e rendendole permanenti dall'entrata in vigore del decreto. Questo importante risultato sarà reso possibile grazie a un'intesa tra Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome e il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale (CTFVN).

"Questa norma – prosegue Dell'Erba – risponde in maniera risolutiva alle incertezze generate dalla Sentenza del TAR Lombardia n. 1516 del 2 maggio 2025, che aveva imposto alla Regione il divieto immediato di caccia su 475 valichi montani, con una fascia di rispetto di 1 km. Una decisione che aveva creato non poca preoccupazione e disagio tra i cacciatori e le popolazioni dei territori lombardi, in particolare nel Bresciano e nel Varesotto, spingendo la Regione Lombardia a ricorrere al Consiglio di Stato per tutelare i diritti e le tradizioni locali. Oggi, grazie a questo emendamento, si pone fine a un periodo di incertezza e si ristabilisce un quadro normativo certo e stabile".

Per la Lombardia, e in particolare per le sue aree montane e provinciali, questo emendamento rappresenta una risposta equilibrata che coniuga l'inderogabile esigenza di tutela ambientale – sancita dalla giurisprudenza amministrativa regionale – con il dovuto riconoscimento delle pratiche venatorie tradizionali, pilastro fondamentale per la cultura e l'economia delle comunità locali.

"Il nuovo quadro normativo – conclude il Consigliere Regionale – garantisce da subito massima chiarezza su tutti gli aspetti cruciali: il numero esatto dei valichi interessati, le condizioni operative definite congiuntamente dai Ministeri, dalle Regioni e dal CTFVN, e soprattutto, la continuità dell'attività venatoria, evitando interruzioni inopportune e dannose. Un sentito ringraziamento va al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutti i Parlamentari che si sono adoperati con determinazione per raggiungere questo fondamentale obiettivo".

Redazione

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