Un’altra edizione di successo per il Palio delle Contrade di Gorla Maggiore, che si conferma anno dopo anno come uno dei momenti più sentiti e partecipati della vita del paese. La quarta edizione dalla ripresa nel 2017, dopo un lungo periodo di pausa, ha saputo ancora una volta regalare emozioni, colori e un fortissimo senso di appartenenza alla comunità gorlese.
A trionfare è stata la contrada dei Nobili, capitanata da Luca Macchi con la vice Carola Banfi, davanti alle agguerrite contrade Longa, Canton Sotto e San Carlo. Ieri, dopo un'ultima giornata intensa di giochi, la cerimonia di premiazione in area feste, alla presenza del sindaco Pietro Zappamiglio, del vice Renato Grazioli e dei consiglieri delegati Annalisa Macchi e Fabio Taglioretti, che hanno consegnato ai vincitori gialloneri lo stendardo del Palio, la targa del primo posto e il celebre Gramagnon, simbolo identitario di Gorla Maggiore.
Ancora una volta si è rivelato preziosissimo il motore organizzativo dell'associazione Pro Giovani sostenuta dal Comitato Palio e con il supporto dell'Amministrazione comunale. Senza dimenticare la dedizione delle contrade, fin dalla sfilata di apertura di sabato scorso, dei volontari e dei cittadini, in particolare, dei tanti giovani che hanno partecipato con entusiasmo e che rappresentano una garanzia di continuità per questa bella e sentita manifestazione.
«Il coinvolgimento dei giovani è un segnale importante - ha dichiarato il sindaco Zappamiglio a margine della premiazione - È la prova che questa manifestazione ha radici profonde e uno sguardo rivolto al futuro. È bello vedere un paese che si ritrova, che si diverte, che si sfida nel rispetto e nell’amicizia. Nella vita si vince e si perde, ma ciò che conta è dare il massimo. E voi, tutti, lo avete fatto».
Il Palio delle Contrade si è così confermato una festa di comunità, e il volto di un paese che sa stare insieme, anche mettendosi in competizione per una settimana. E ora lo sguardo è già rivolto alla prossima edizione, fra due anni. Alla prossima, Palio di Gorla Maggiore.