Sport - 29 giugno 2025, 20:01

Battuta la Francia, l'Italbasket torna sul podio femminile europeo dopo 30 anni

Impresa della squadra di coach Capobianco, che ad Atene, nella fase finale dei Campionati Europei, supera le transalpine e conquista un bronzo tanto insperato quanto meritato

(foto profilo instagram @italbasket)

(foto profilo instagram @italbasket)

L’Italia del basket femminile riscrive la storia. Ad Atene, città già cara alla pallacanestro tricolore, le azzurre superano 69-54 la Francia nella finale per il terzo posto e conquistano una medaglia di bronzo che mancava da trent’anni: era il 1995 l’ultima volta che l’Italia saliva sul podio europeo. Oggi, tre decenni dopo, la storia si ripete, con una squadra giovane, coraggiosa e capace di ribaltare ogni pronostico.

Ma il bronzo non è l’unico premio, visto che con l'accesso alle semifinali la squadra di coach Andrea Capobianco aveva ottenuto la qualificazione al torneo preolimpico mondiale, un traguardo che premia il percorso di un gruppo costruito con pazienza e coraggio.

Contro la Francia, le azzurre giocano una partita magistrale, soprattutto in difesa. Solo 54 i punti concessi a una delle potenze storiche del basket continentale, azzerando l'amarezza per la rocambolesca e beffarda sconfitta con il Belgio, che si sta giocando ora il titolo continentale con la Spagna. L’Italia ha saputo reagire dopo la dura semifinale, ritrovando energia, intensità e spirito di squadra.

«Ce lo meritiamo davvero tanto. Abbiamo fatto una partita devastante, soprattutto in difesa. Sono orgogliosissima della squadra», ha detto con un sorriso raggiante Francesca Pan nel post-partita. «Atene porta bene al basket italiano: l’argento dei ragazzi nel 2004, ora questo bronzo. È un posto magico per noi».

Alle sue spalle, la voce rotta dall’emozione è quella di Cecilia Zandalasini: «Un mese fa nessuno avrebbe scommesso su di noi. Questo gruppo è semplicemente straordinario. Dalla difesa all’attacco siamo sempre state unite. Io non ho parole: puoi farmi tutte le domande che vuoi, ma non so cosa dire. È troppo bello».

Parole cariche di significato anche dalla capitana, Laura Spreafico, simbolo di un gruppo che ha saputo crescere: «Questa medaglia è nata tanto tempo fa, forse già dopo Tel Aviv, ai precedenti Europei. Lì la delusione era enorme. Ma le sconfitte fortificano. Poi il mese di preparazione, la spinta del PalaDozza a Bologna nel girone preliminare… tutto ci ha portate fin qui. Ora vogliamo restare su questi livelli. Siamo un gruppo con tanta voglia di dimostrare ancora».

È il coronamento di un percorso lungo, fatto di fatica, cadute e ripartenze. Una vittoria che profuma di futuro, ma che intanto riporta l’Italia dove merita: sul podio d’Europa.

Giovanni Ferrario

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU