Nell’ambito del programma per le celebrazioni dei 50 anni del Centro Diagnostico Italiano, si svolgerà presso STEP - FuturAbility District di Piazza Olivetti un’intera giornata dedicata al benessere ed alla prevenzione, con talk interattivi, attività guidate, sessione pratiche e momenti di degustazione. Ivana Di Martino (coach e ultrarunner) guiderà il pubblico, a numero chiuso per favorire interazione ed ascolto, in un percorso immersivo, affiancata dagli specialisti del CDI.
L’accattivante programma prevede approfondimenti sulla fisioterapia, sui segnali dello stress, l’impatto del sonno sulla salute a lungo termine, la prevenzione dermatologica e consigli pratici sul mangiare bene (con momenti di degustazione dedicati ai cibi sani ed ai sapori delle cucine del mondo). “Vogliamo aiutare le persone a capire cosa funziona davvero quando si parla di salute e benessere, oltre le mode e le false promesse- afferma Bruno Restelli, direttore del Poliambulatorio e Day Service di CDI - Per i 50 anni di CDI, abbiamo scelto di festeggiare anche così: con una giornata gratuita, aperta a tutti, fatta di contenuti accessibili ma rigorosi, esperienze pratiche e confronto diretto con i nostri specialisti. Chi verrà a trovarci porterà con sé consigli pratici, da applicare ogni giorno, ma che possono fare la differenza nella prevenzione cardiovascolare, neurologica, dermatologica”. (Per le iscrizioni, ad ingresso libero: https://benessereday.cdi.it/).
La storia del CDI
Nel 1975 a Milano scoccava la scintilla di un’idea innovativa, rivoluzionaria e sfidante: nasceva il Centro Diagnostico Italiano. È presente sul territorio lombardo attraverso un network di 35 sedi, collocate a Milano, Corsico, Rho, Legnano, Cernusco sul Naviglio, Pavia, Varese.
Oggi, a distanza di 50 anni quell’idea, quell’ “azzardo calcolato” ideato dal Cav. Fulvio Bracco, industriale della farmaceutica e dal Prof. Sergio Chiappa, primario di radiologia presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, il successo è sotto gli occhi di tutti. Partire dalla prevenzione, questa la “magnifica ossessione” che ha guidato la Struttura sanitaria milanese nel corso degli anni, avendo come riferimento la necessità di una diagnosi precoce partendo dalla medicina di prossimità. La bontà del progetto portò subito i suoi frutti, grazie all’attivazione della convenzione pubblica con il Servizio Sanitario Nazionale. Sfogliando il libro di CDI si legge un’appassionante storia di sfide, di notti insonni da parte di chi era chiamato a gestire la struttura, di successi silenziosi ma costanti, di ricerca ininterrotta verso l’eccellenza in una materia, la salute, che non permette errori.
Lo sviluppo di CDI è passato costantemente attraverso l’acquisizione di apparecchiature all’avanguardia, spesso innovative (come le TC e Risonanze Magnetiche nel 1989-90) che i progressivi sviluppi tecnologici offrivano. Oggi la dotazione di CDI continua ad essere oggetto di innovazioni che la rendono davvero un centro di eccellenza in grado di effettuare accertamenti sempre più accurati e precoci. (CDI Centro Diagnostico Italiano)
Il Cinquantesimo
Il 2025 rappresenta quindi un momento di celebrazione che per CDI è solo un ulteriore punto di partenza ma con numeri di tutto rilievo che raccontano di 35 strutture in Lombardia, 20.000.000 di pazienti assistiti e ben 165 milioni di prestazioni eseguite dal giorno della fondazione. Solo nel 2024, CDI ha realizzato 5,7 milioni di test di laboratorio, 300.000 prestazioni di diagnostica per immagini, 700 sedute di radioterapia e 1,15 milioni di visite ambulatoriali, con un fatturato di oltre 150 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2023.Ma ai numeri si affiancano le persone (oltre 2.000 dipendenti) che con le proprie capacità professionali ed umane si mettono a servizio del pubblico con enorme attaccamento e deontologia. Dal 21 maggio scorso sono in corso diverse iniziative volte a celebrare e sottolineare questo importante momento per l’Istituto e per tutta la città di Milano, L’ultimo, in ordine di tempo, è stato lo spettacolo “Canti di Ippocrate” presso l’iconico Piccolo Teatro Strehler, il cui incasso è stato devoluto all’Opera San Francesco dei Poveri ETC, che CDI sostiene da molti anni. Ma il 50° rappresenta anche un momento di confronto ed approfondimenti rivolti alla comunità scientifica, non disgiunti da iniziative per i pazienti (come l’appuntamento del 1° luglio) e per Milano, culla di quella scintilla scoccata in Via Saint Bon il 21 marzo 1975.
La Presidente e Amministratore Delegato di CDI, Diana Bracco, imprenditrice illuminata e figlia del Dottor Fulvio all’apertura delle celebrazioni dichiarava “Non celebriamo solo una ricorrenza ma un’idea di sanità che ci guida da mezzo secolo: un’idea innovativa per quell’epoca che ebbe subito un grande successo perché puntava sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla medicina di prossimità. Il CDI metteva per la prima volta le persone al centro. Dal 1975 a oggi sono stati visitati oltre 20 milioni di pazienti, e siamo orgogliosi di essere diventati nel corso del tempo parte integrante della vita dei milanesi e di tanti italiani che continuano a sceglierci. In questi 50 anni abbiamo contribuito a cambiare il modo di fare prevenzione e diagnosi in Italia, e vogliamo continuare a farlo, con lo stesso spirito pionieristico con cui siamo nati”.
Andrea Mecenero, amministratore delegato di CDI, sottolineava invece che “…oggi, questo modello si è consolidato e diffuso attraverso percorsi diagnostici su misura, check-up personalizzati e un’integrazione continua tra diagnosi, prevenzione e cura, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla qualità: introduzioni di quest’anno la nuova tomografia computerizzata a conteggio di fotoni (Photon Counting Computed Tomography), presso la sede di via Saint Bon, una tecnologia di ultima generazione che rivoluziona l’accuratezza dell’imaging diagnostico e la Mappatura Nei Total Body Advanced , unica a Milano, presso la sedeBionics di Largo Augusto – un nuovo esame con AI integrata, pensato per offrire un servizio di diagnosi precoce del melanoma”.
Il successo, nella vita, è fatto di passione e sacrificio, di sfide continue, di lungimiranza. Nel 1975 Milano era una città in evoluzione, poi si è trasformata modellandosi su nuove esigenze: in questo contesto CDI ha sempre saputo sviluppare brillantemente capacità come vicinanza, ricerca, empatia verso il malato e prevenzione costante, determinata, in grado di salvare vite.