«Ringraziamo l’assessore Sabba perché ogni fine settimana il nostro parco del Tessile è sempre più degradato». E tra parentesi: «Non è un luna park!».
Il messaggio, scritto con un pennarello su un foglio A4, è stato affisso sul cancello all’ingresso del parco del Museo del Tessile in via Volta (ma parrebbe non essere l'unico cartello di questo tipo affisso nell'area negli ultimi tempi).
Chiaramente una protesta per le feste tenutesi in questa location negli ultimi tempi. Gli eventi con musica e street food erano già diventati un caso politico, per via delle macchie sulla pavimentazione e la musica, con richieste di maggiore attenzione da parte di Francesco Attolini (Fratelli d’Italia) e la “difesa” delle manifestazioni da parte del leghista Simone Orsi.
Da parte sua, l’assessore al Marketing territoriale Matteo Sabba aveva espresso grande soddisfazione per la riuscita delle iniziative, come La Puglia che ti piglia, seguita poi dal Festival della Carbonara. Lo scorso weekend è stata la volta di BA Rock (“in capo” però all’assessorato alla Cultura guidato da Manuela Maffioli), mentre da venerdì a domenica tocca a San Giüan, in programma nella sala delle feste e nel giardino quadrato, non più nello spazio tra l’ingresso principale e il museo.
Insomma, tanti eventi capaci di richiamare tanta gente ma anche, evidentemente, di spazientire chi non apprezza il trambusto e sostiene che il parco di via Volta ne abbia risentito. «Sempre più degradato» e «Non è un luna park!», il messaggio rivolto a Sabba, con tanto di ironico ringraziamento.
L’assessore ha appeso uno dei fogli in cui viene preso di mira nel proprio ufficio. «Sono orgoglioso – dice Sabba – del successo che gli eventi hanno avuto. La città che cresce deve anche cambiare un pochino mentalità, siamo abituati a sentire parlare di città dormitorio, aggettivo che a noi non piace. Tante persone mi hanno chiesto a gran voce di continuare a tenere viva la città. E comunque, entrando al parco del Museo del Tessile chiunque può rendersi conto che il degrado è un’altra cosa».