Una messa in albanese nel giorno del loro patrono, Sant'Antonio di Padova. Un'iniziativa promossa dalla parrocchia di Sant'Anna in omaggio alla comunità di origine straniera più importante a Busto Arsizio venerdì 13 giugno.
Lo ricorda lo stesso don David Maria Riboldi: «Hanno superato quota mille, secondo i censimenti di fine 2024. Anche il quartiere Sant'Anna vede un crescendo di persone che portano i figli a catechismo o chiedono il battesimo per i propri piccoli. All'ultimo giro di benedizioni di Natale, in cui si passa "a rastrello" tutto il quartiere sono stato colpito dai tanti nuovi arrivati dalla terra che diede i natali a Madre Teresa».
Il patrono dell'Albania è Sant'Antonio di Padova, «a cui è dedicato un santuario a nord di Scutari, una montagna sacra in una località chiamata Lac - spiega don David ancora e racconta - ci sono stato tre anni fa. Qualcosa di molto singolare. Alla grande processione che sale da SCutari partecipano migliaia di persone, cristiani e mussulmani insieme. Il tempo dell'insegnamento dell'ateismo a scuola durante il regime comunista schiacciò da una parte i credenti in Dio, assottigliando le differenze religiose e creando un unico "noi" dei credenti».
Di qui la decisione: «Forte di questa tradizione spirituale, molto sentita, consapevole della numerosità della comunità albanese presente in città a in provincia, ho invitato don Maurizio Cacciola, di Busto Arsizio e oggi cappellano all'ospedale di Magenta, di venire a celebrare la Santa Messa di Sant'Antonio in parrocchia a Sant'Anna. Rigorosamente in lingua albanese».
Sarà una poi un'occasione di condividere tempo e amicizia per tutti. Dopo la messa celebrata alle 18.30, la nuova "Cucina delle Feste" della Parrocchia Sant'Anna accoglierà tutti quelli che vorranno fermarsi tra hamburger, salamelle e molto altro.
«C'è giusto da prenotare il tavolo entro giovedì... solo il tavolo, per capire almeno quanta gente attenderci» conclude don David.