Politica - 07 giugno 2025, 07:00

Lavoro e cittadinanza, domani e lunedì urne aperte per i referendum

Al voto domenica e lunedì mattina. Orari, quorum, quesiti, fac-simile delle schede: tutto quello che c’è da sapere

Si apriranno alle 7 di domani mattina le urne per i cinque referendum. Quattro quesiti, proposti dalla Cgil, riguardano il tema del lavoro. Uno, invece, è relativo alla cittadinanza ed è stato proposto da +Europa.
In fondo all’articolo, i fac-simile delle cinque schede. 

Quando si vota

I seggi sono aperti domani, domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15.

Come si vota 

Per votare, i cittadini devono recarsi al proprio seggio portando con sé la tessera elettorale e un documento d’identità.
I referendum sono abrogativi: viene quindi chiesto se si desidera cancellare, in tutto o in parte, una legge. Sulle schede bisogna scegliere se apporre una X su “Sì” o su “No”. Per abrogare la norma occorre votare “Sì”, per mantenerla occorre votare “No”.

Il quorum

Il referendum verrà considerato valido se si raggiungerà il quorum, ovvero se voterà almeno il 50per cento +1 degli aventi diritto. 

Primo quesito su contratti a tutele crescenti e licenziamenti (scheda verde)

Si chiede di eliminare la norma che disciplina i licenziamenti illegittimi secondo il sistema dei contratti a tutele crescenti introdotto dalla riforma del governo Renzi nel 2015 (Jobs Act).
Cancellando il decreto, si ristabilisce l’obbligo di reintegro del lavoratore nel suo posto di lavoro in quasi tutti i casi di licenziamento illegittimo, come prevedeva l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. 

Secondo quesito su licenziamenti e indennità nelle Pmi (scheda arancione)

Si intende eliminare il tetto massimo di indennità che spetta al lavoratore ingiustamente licenziato all'interno di una piccola impresa.
Oggi, in un’impresa con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo un lavoratore può ottenere al massimo sei mensilità di risarcimento. L’obiettivo del quesito è cancellare questo limite, lasciando che sia il giudice a determinare il risarcimento. 

Terzo quesito sui contratti a termine (scheda grigia)

Si chiede di eliminare la norma che consente al datore di lavoro di stipulare contratti a termine (fino a dodici mesi) senza una causale.
Con la vittoria del “Sì” verrebbero introdotte causali specifiche anche per i contratti a termine di durata inferiore ai dodici mesi. 

Quarto quesito sulla sicurezza sul lavoro (scheda rossa)

Il tema è la responsabilità negli appalti, tra imprese committenti e appaltatrici.
Le norme attuali impediscono in caso di infortunio di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Con il quesito si vuole estendere la responsabilità all’imprenditore committente. 

Quinto quesito sulla cittadinanza (scheda gialla)

Si chiede di dimezzare da dieci a cinque anni il tempo di residenza legale in Italia necessario per poter chiedere la cittadinanza italiana.

Redazione

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