Anche Varese ha festeggiato la ricorrenza del 2 Giugno, Festa della Repubblica. E lo ha fatto questa mattina con una partecipata cerimonia organizzata dalla Prefettura di Varese in collaborazione con il Comune di Varese e la Provincia di Varese. La celebrazione del 79° Anniversario ha avuto inizio all'Arco Mera con la deposizione di tre corone in onore dei caduti, ed è poi proseguita ai Giardini Estensi.
Presenti, tra tante autorità del mondo politico e istituzionale e i rappresentanti delle associazioni del territorio, c'erano il sindaco del capoluogo Davide Galimberti, il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini, il questore Carlo Mazza, il prefetto Salvatore Pasquariello che, dopo la cerimonia dell'alzabandiera, ha letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inviato a tutti i prefetti d'Italia in occasione della festa nazionale.
La cerimonia ha rappresentato un momento di unità e di omaggio ai valori fondamentali su cui si fonda la Repubblica: la libertà, la democrazia e la partecipazione civile. E questo è stato il tema dei discorsi delle autorità.
Successivamente, è stato il turno del professor Giulio Facchetti, docente dell’Università degli Studi dell’Insubria, con un discorso dal titolo "Repubblica e democrazia", affermando l'importanza della Repubblica e raccontando la storia d'Italia: «Noi come docenti ed educatori dobbiamo trasmettere i valori della Repubblica ai giovani» ha sottolineato nel suo intervento il docente.
La cerimonia è poi continuata nell’aula magna dell’Università dell’Insubria, dove sono state consegnate le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana accompagnato dal coro della scuola ISIS Newton, diretto dal maestro Andrea Pillon. I riconoscimenti "Al merito della Repubblica Italiana" sono stati concessi dal Presidente della Repubblica in data 27 dicembre 2024 a benemeriti cittadini residenti in provincia di Varese che hanno favorito il progresso civile e culturale della collettività, il dialogo e la coesione sociale, l'associazionismo e la solidarietà, il volontariato, la tutela del territorio e delle civiltà locali.
I cittadini premiati sono stati: Nicola Terzano (Busto Arsizio), Umberto Ambrosetti (Varese), Giovanni Antico (Busto Arsizio), Giovanni Buzzi (Sesto Calende), Vittorio Chiesa (Induno Olona), Giuseppe De Gasperin (Brebbia), Attilio Epistolio (Varese), Giambattista Genoni (Busto Arsizio), Francesco Lecca (Varese), Roberto Leonardi (Varese), Silvino Lorenzi (Lonate Ceppino), Alessandro Pacetti (Gallarate), Fabrizio Plazzotta (Maccagno con Pino e Veddasca), Angelo Salbego (Taino), Gesualdo Santangelo (Malnate) e Alessandro Toia (Busto Arsizio).
Ecco invece il testo integrale del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
Cari Prefetti,
con il referendum del 2 giugno 1946, il libero voto del popolo italiano per la Repubblica - con la partecipazione, per la prima volta, delle donne - coronò la lotta di Liberazione dal nazifascismo, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario, e fu premessa della Costituzione.
Quel patto tra popolo e istituzioni, fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro, seppe realizzare, con il concorso di posizioni e culture plurali, una sintesi di valori condivisi e avviare la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell’Italia.
Il compito di attuare in concreto gli ideali costituzionali, di renderli vivi nella società quale costante criterio ispiratore delle scelte, è una missione mai esaurita, affidata ogni giorno anzitutto alla premura di quanti, con dedizione e competenza, prestano la loro opera nelle istituzioni e nella società civile.
La Costituzione affida, infatti, a ciascun cittadino la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese.
Nei diversi ambiti di azione, interviene l’impegno per assicurare effettiva pienezza dei diritti, con servizi efficienti, legalità e sicurezza.
Promuovere iniziative e progettualità che favoriscano lo sviluppo delle diverse aree del Paese, ne valorizzino la ricchezza culturale e ambientale, affrontino i divari territoriali e le problematiche dei grandi centri urbani come delle aree interne, sollecita lo sforzo di chi sia investito di pubbliche responsabilità.
I Prefetti, nelle rilevanti funzioni loro affidate a tutela dell’interesse generale, della sicurezza e della coesione sociale, sono chiamati in prima persona a essere in ogni provincia motore dei processi di cooperazione istituzionale e qualificati artefici di dialogo e di mediazione, promuovendo in concreto i principi di imparzialità e buon andamento.
La comunità nazionale vi è grata per l’equilibrata opera che, insieme agli altri attori istituzionali, svolgete prevenendo e contrastando ogni forma di criminalità e violenza, assicurando il sereno esercizio delle libertà dei cittadini.
Nell’azione di sostegno agli enti locali, soprattutto nei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, negli interventi per superare le emergenze che colpiscono i territori, nella gestione del fenomeno migratorio, nell’opera prestata in occasione delle consultazioni elettorali, la rete delle Prefetture è risorsa preziosa al servizio del principio di unità del Paese e di valorizzazione delle sue autonomie istituzionali e sociali.
Rinnovo ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, sentimenti di apprezzamento e di stima, unitamente ad auguri di buon lavoro, nell’auspicio che le celebrazioni del 2 giugno siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica.