Economia - 22 maggio 2025, 08:35

O&DS e il senso dell’intelligenza artificiale: formare le persone per dare coscienza alle macchine

O&DS e il senso dell’intelligenza artificiale: formare le persone per dare coscienza alle macchine

L’intelligenza artificiale va guidata con responsabilità e discernimento, perché produca benefici per lumanità e non diseguaglianze”, è uno dei passaggi centrali pronunciati da Papa Leone XIV nel suo primo incontro con la stampa internazionale di lunedì, un intervento che ha posto con chiarezza la necessità di una governance etica dell’IA, chiedendo al mondo della tecnologia di assumere un ruolo consapevole e costruttivo. 

Un messaggio che O&DS ha fatto proprio ben prima di sentirlo echeggiare dalle stanze Vaticane, investendo da anni nella formazione del proprio capitale umano, affinché lo sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale non segua logiche cieche di efficienza ma si muova dentro un’idea di progresso che metta al centro la persona. L’azienda, fondata da Giuseppe Cicconi e Massimo Trezzi ha da tempo avviato un piano strutturato di formazione interna per costruire competenze AI trasversali, capaci di trasformare ogni collaboratore in soggetto consapevole di ciò che i modelli possono – e non devono – fare. 

Su questa base culturale si inserisce il nuovo progetto su cui O&DS sta concentrando risorse e attenzione: gli Agent AI. Non chatbot, né semplici algoritmi che eseguono comandi. Gli Agent AI sono entità autonome e intelligenti, progettate per agire in ambienti complessi, prendere decisioni, interagire con persone e sistemi, ottimizzare i processi e apprendere dal contesto. 

Questi agenti sono in grado di recepire obiettivi, raccogliere dati, interpretarli in tempo reale e proporre soluzioni o simulazioni, affiancando i decisori pubblici o aziendali in scelte strategiche che, fino a ieri, avrebbero richiesto settimane di analisi. Pensiamo alla possibilità di sapere in anticipo dove si verificheranno picchi di accesso ai pronto soccorso, o dove le strade avranno bisogno di interventi. Non parliamo più di futuro, ma di strumenti che già oggi O&DS è in grado di mettere a disposizione delle PA. Ed è proprio la capacità predittiva uno dei veri snodi evolutivi della pubblica amministrazione. 

Il cuore del progetto resta però nell’approccio culturale: agenti intelligenti che non sostituiscono ma amplificano l’intelligenza umana. Per i founder l’IA non è mai un prodotto da vendere, ma un processo da accompagnare. Prima delle piattaforme servono visione, metodo e coraggio e la necessità di non affidarsi mai a un modello matematico senza comprenderne la struttura, i limiti e i bias. E in questo contesto normativo europeo, che spesso rischia di ostacolare l’adozione rapida dell’innovazione, O&DS prova a mostrare che la compliance può e deve convivere con l’audacia tecnologica. 

L’intelligenza artificiale, senza etica, rischia di diventare solo una scorciatoia. Il punto di vista di O&DS è che sia un sentiero tracciato con metodo, per costruire servizi migliori, città più intelligenti e cittadini più informati. 

È un modo di fare impresa che non aspetta che siano le leggi a dire cosa è giusto. E che, proprio per questo, merita di essere osservato con attenzione. 

https://www.oeds.it/

I.P.

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