Il capogruppo della Lega Simone Orsi ha difeso le feste al Museo del Tessile, bollando come «polemiche sterili» le proteste che hanno portato a uno “stop” agli eventi per approfondire la questione.
Ma Francesco Attolini – consigliere comunale di Fratelli d’Italia che aveva sollevato il problema della musica alta e delle macchie lasciate dai truck dello street food, proponendo l’istituzione della figura del “garante” – non ci sta.
«Dire che voglio una città morta è fuori luogo, Orsi ha preso un abbaglio», replica Attolini, fresco di elezione come presidente della commissione Sicurezza al posto del collega di partito Massimo Rogora.
«Spiace aver letto l’intervento di Orsi. Un intervento a orologeria che non comprendo, ma in politica ognuno può dire ciò che crede», afferma l’esponente di FdI.
Insomma, quello delle feste nel parco in via Volta continua a essere un caso politico interno alla maggioranza. Che, se prima coinvolgeva FdI e Matteo Sabba, assessore al Marketing territoriale in quota lista Antonelli, ora si allarga alla Lega.
D’altra parte, l’uscita di Orsi non poteva rimanere senza risposta. E infatti Attolini risponde: «Il dibattito è ancora vivo, mi fa piacere. Ma a Orsi è sfuggito che io non solo ho difeso la festa della Vucciria (evento “siciliano” che il leghista ha contribuito a portare a Busto, ndr), l’ho anche elogiata. E ho detto che sono graditi ospiti in futuro, se vengono rispettati alcuni criteri».
E questi «criteri», validi per qualunque organizzatore di eventi, sono il rispetto «del decoro, dell’ordine e del regolamento comunale, che prevede la chiusura delle feste a mezzanotte. In passato avevo elogiato Umberto Crespi di Busto Folk per aver dimostrato collaborazione in tal senso».
Attolini insiste: «Per le esperienze legate al servizio prestato all’Arma dei Carabinieri e come arbitro di calcio, ho il culto delle regole. Servono per preservare le cose. Non sono limitanti, ma fanno sì che tutto venga sviluppato correttamente. Anche in questo caso, le regole vanno rispettate affinché nessuno abbia da ridire su come l’amministrazione gestisce le feste.
Uno dei ruoli del consigliere comunale credo sia quello di monitorare e vigilare su ciò che succede in città. È una questione di responsabilità, non di ostruzionismo. A me piace discutere di proposte, di soluzioni. Ben venga il dibattito, meglio se in commissione».
L’esponente di Fratelli d’Italia ribadisce di non volere dire “no” agli eventi capaci di richiamare tanto pubblico: «Invito Orsi ad andarsi a riascoltare la commissione in cui dissi che va garantito il divertimento. Nel 2016 fui il primo a parlare di area feste. Dire che voglio una città morta è fuori luogo, Orsi ha preso un abbaglio. Ho anche fatto i complimenti a Mario Cislaghi e agli altri volontari di San Giuseppe per l’organizzazione straordinaria della festa. E ricordo che lo “stop” agli eventi al Tessile non l’ho impartito io, ma il sindaco. A questo punto serve una sintesi. C’è bisogno di una regia condivisa dalla maggioranza».
Insomma, se ne riparlerà.