Salute - 12 maggio 2025, 10:27

Alta tecnologia in sala operatoria: al Circolo 800 interventi con il robot chirurgico

Entrato in funzione nell’ottobre 2022, il robot chirurgico dell’Ospedale di Varese ha già rivoluzionato la pratica operatoria con quasi 800 interventi. L’Urologia è il reparto più coinvolto, ma la tecnologia supporta anche diverse specialità, dalla chirurgia oncologica a quella pediatrica. Un investimento da 2 milioni di euro per elevare la qualità delle cure e formare i medici del futuro insieme all’Università dell’Insubria

(Immagine di archivio)

(Immagine di archivio)

Il robot chirurgico multidisciplinare è entrato in funzione nell'ottobre del 2022 nel Blocco operatorio dell'Ospedale di Circolo di Varese.

Da allora, è stato utilizzato per quasi 800 interventi, di cui 315 nel 2023 e 323 nel 2024.

L'Urologia, diretta dal Prof. Federico Dehò, è la struttura che lo utilizza maggiormente, proprio per la tipologia degli interventi che le sono propri, ma ad avvantaggiarsi di questa tecnologia sono anche la Chirurgia generale oncologica e mininvasiva, la Chirurgia dei Trapianti, la Chirurgia bariatrica, ma anche specialità chirurgiche pediatriche come la Chirurgia pediatrica e l'Urologia pediatrica.

Il robot chirurgico rappresenta un passo avanti decisivo, sul fronte dell'innovazione tecnologica, con il duplice di scopo di elevare la qualità delle procedure chirurgiche al massimo consentito dalla tecnologia, nell'interesse prioritario dei pazienti, e al contempo di offrire ai professionisti in servizio nelle sale operatorie di ASST Sette laghi le condizioni migliori per esprimere le proprie capacità e per svilupparne di nuove.

Il robot chirurgico è frutto di un investimento di circa 2 milioni di euro, autorizzato da Regione Lombardia, considerata anche la stretta collaborazione che intercorre con l'Università degli Studi dell'Insubria, fondamentale soprattutto per la formazione degli specialisti secondo le più moderne linee guida e di ricerca.

Nel dettaglio, la chirurgia robotica è un’evoluzione tecnologica della chirurgia laparoscopica: il sistema è principalmente costituito da una consolle che integra un sistema di visione stereo 3D e i due manipolatori ad uso del chirurgo e un carrello chirurgico provvisto del braccio porta-ottica e di tre bracci porta-strumenti fissati su una colonna che eseguono i comandi del chirurgo. Il sistema consente di muovere gli strumenti utilizzando gli accessi praticati chirurgicamente (1-2 cm) senza appoggiarsi sul paziente e minimizzando quindi i danni sui tessuti. La dotazione comprende una gamma completa di strumenti progettati per consentire sette gradi di movimento che simulano, ampliandoli, quelli del polso e della mano.

Redazione

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