Politica - 07 maggio 2025, 16:09

«Verificare la legittimità del contributo dei vecchi frontalieri»: mozione in Regione Lombardia dei consiglieri di Fratelli d'Italia

Romana Dell’Erba, Luigi Zocchi, Giacomo Zamperini e Anna Dotti hanno presentato una mozione in Consiglio Regionale per chiedere alla Giunta lombarda di attivarsi con urgenza sul nuovo contributo al Servizio Sanitario Nazionale previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Il provvedimento riguarda circa 70.000 frontalieri lombardi e potrebbe generare oltre 100 milioni di euro l’anno. «Serve equità territoriale e trasparenza sull’uso delle risorse»

«Verificare la legittimità del contributo dei vecchi frontalieri»: mozione in Regione Lombardia dei consiglieri di Fratelli d'Italia

È stata depositata in Consiglio Regionale una mozione che chiede alla Giunta di Regione Lombardia di attivarsi con urgenza per verificare la legittimità del contributo aggiuntivo al Servizio Sanitario Nazionale introdotto con la Legge di Bilancio 2024, e destinato ai cosiddetti “vecchi frontalieri” – ovvero quei lavoratori frontalieri il cui regime fiscale non è stato modificato dall’Accordo bilaterale tra Italia e Svizzera ratificato nel 2023. Qualora venisse applicata la norma, i circa 70.000 lavoratori frontalieri lombardi potrebbero generare un gettito aggiuntivo stimabile in oltre 100 milioni di euro annui.

La mozione presentata dai consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Luigi Zocchi, Giacomo Zamperini, Romana dell’Erba e Anna Dotti, parte dalla constatazione che, nonostante le rassicurazioni contenute nell’Accordo del 2020 e nella relativa legge di ratifica, la Legge di Bilancio ha introdotto un contributo mensile (tra 30 e 200 euro, in base al reddito e ai carichi familiari) a carico anche di questi lavoratori, con ampia discrezionalità affidata alle Regioni in merito ad aliquote e agevolazioni.

«Non ci appartiene lo stile populistico che utilizza slogan da stadio rischiando solo di generare ulteriore confusione tra i cittadini e alimentando polemiche su un’ipotesi che non è nemmeno in discussione: la disapplicazione di una legge dello Stato» hanno dichiarato i consiglieri Giacomo Zamperini e Luigi Zocchi.

«Noi scegliamo invece di agire con responsabilità e concretezza, attraverso una mozione che mira a verificare la legittimità del provvedimento, tutelare i lavoratori applicando le aliquote meno penalizzanti e garantire una distribuzione equa delle risorse su tutti i territori realmente interessati, facendo valere il principio territoriale dell’ASST di riferimento. Un caso emblematico è quello dei frontalieri lecchesi o gallaratesi che, pur trovandosi entro i 20 km dal confine con la Svizzera e curandosi stabilmente presso le strutture della ASST Lecco e Valle Olona, rischiavano di vedere il personale sanitario dei loro ospedali escluso dai benefici previsti. Questo comporterebbe un enorme danno per il territorio delle strutture interessate, come dimostra anche l’indagine sull’impatto dell’indennità di confine a cura di OPI Lecco».

«La nostra mozione – continuano i consiglieri di Fratelli d'Italia – chiede che Regione Lombardia si attivi con urgenza anche alla luce delle perplessità sollevate da professionisti del settore fiscale, rappresentanze sindacali e istituzioni elvetiche. Allo stesso tempo, è fondamentale che venga esplicitato come saranno utilizzati i contributi eventualmente riscossi, valutando anche la possibilità di istituire un fondo compensativo per garantire trasparenza ed equilibrio tra i territori. Infine, si chiede appunto che venga chiarito come le risorse destinate alla sanità non siano riservate esclusivamente alle strutture entro i 20 km dal confine svizzero, ovvero ASST Lariana, ASST Sette laghi, ASST della Valtellina e dell’Alto Lario, ma che vengano equamente distribuite anche alle ASST dei territori di provenienza dei lavoratori frontalieri, tra cui ASST Lecco, ASST della Brianza, ASST Valcamonica e ASST Valle Olona».

Files:
 Mozione frontalieri fdi  (51 kB)

Redazione

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