Milano - 01 maggio 2025, 22:31

Alla Biblioteca Nazionale Braidense “Forme combaciate”, un libro dedicato ai cento anni dalla nascita di Giancarlo Sangregorio

Nato nel 1925 a Milano, comincia da autodidatta a scolpire opere in pietra, affascinato in particolare dal materiale estratto dalle cave dell’Ossola

Alla Biblioteca Nazionale Braidense “Forme combaciate”, un libro dedicato ai cento anni dalla nascita di Giancarlo Sangregorio

Nel centenario della nascita dello scultore milanese Giancarlo Sangregorio (1925-2013) si terrà il 7 maggio prossimopresso la Biblioteca Nazionale Braidense la presentazione del libro “Forme Combaciate”, poesie ed incisioni, edito dai Cento Amici del Libro.

Nato nel 1925 a Milano, comincia da autodidatta a scolpire opere in pietra, affascinato in particolare dal materiale estratto dalle cave dell’Ossola, dove soggiorna per lungo tempo. Terminati gli studi classici, frequenta i corsi di scultura all’Accademia di Brera a Milano, sotto la guida di Marino Marini. Di quel periodo sono le sue prime importanti mostre di gruppo nelle principali città italiane.

Dal 1950 al 1958 soggiorna spesso in Versilia: lavora il marmo delle Apuane e modella figure e ceramiche nelle fornaci di Viareggio. Intraprende lunghi viaggi all’estero, in particolare a Parigi, dove ha uno studio. Intensifica i viaggi e i contatti con artisti e gallerie in diverse nazioni, segue con interesse le proposte dell’arte informale, ma non è collocabile entro una cerchia definita, distinguendosi dagli artisti cresciuti con lui.

Esordisce nel 1949 partecipando alla grande mostra di scultura Premio Internazionale Città di Varese allestito a Villa Mirabello e nel 1950 partecipa al Concorso d’arte contemporanea presso la Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma.

È del 1952 la sua prima personale a Milano. Da allora è presente alle più significative manifestazioni d’arte internazionali. Di seguito è presente alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Venezia e alla Biennale di scultura di Carrara. A partire dagli anni Sessanta incomincia una intensa attività espositiva in tutta Europa: Bruxelles, Düsseldorf, Stoccarda, Locarno, Basilea, Colonia, Friburgo. Nel 1960 è presente anche al Salon des Réalitées di Parigi e nel 1964 è di nuovo invitato alla Biennale di Venezia.

Ha esposto in Francia, ex–Jugoslavia, Israele, Belgio, Svizzera, Svezia, Stati Uniti, Messico, Argentina e in Italia nelle maggiori città d’arte.

L’interesse per le arti primitive, lo avvicina all’Africa dei Dogon e proprio in Mali viene a contatto con la realtà cultuale delle maschere. Dopo l’Africa, è la volta di un viaggio in Oceania che lo porta lungo il corso del fiume Sepik ad avvicinarsi ai lavori degli scultori della Nuova Guinea. Giancarlo Sangregorio ha vissuto e lavorato a Sesto Calende fino al 2013, nella casa-atelier oggi sede della Fondazione da lui voluta per sostenere e divulgare la sua opera.

Alla domanda “Dove sta di casa la cultura?” così affermava: “… Evitando di chiedersi cosa sia, forse riusciremo a saperlo. Quasi sempre lontana dai monumenti, ci capiterà di incontrarla proprio in luoghi inattesi. Sarà sempre rivelatrice di una verità legata strettamente alla vita e alla realtà di chi l’ha creata. Realista solo talvolta nella forma, immancabilmente lo diventa nella sua carica di significato. Riuscirà a rimettere luce interiore, occuperà lo spazio con sicurezza non ostentata, provocherà una repentina o prolungata vertigine temporale…”. Ed in merito alla poesia ricordava che “…Architettura e musica la compenetrano e persino la danza, se ormai la scultura può muoversi nello spazio a un soffio di vento. Anche la poesia può affidare alla seducente spazialità della scultura le lettere dell’alfabeto per ottenere arcane consonanze”.

Interverranno alla presentazione Laura Tirelli e Alain Salem (Cento Amici del Libro), Francesca Marcellini (Presidente Fondazione Sangregorio), Lorella Giudici (storico dell’Arte e Responsabile scientifico della Fondazione Sangregorio) e Davide Tomatis (Archivio Tipografico).

Dove e quando

Mercoledì 7 maggio 2025 ore 16,00

Sala Lettura Biblioteca Nazionale Braidense – Via Brera 28 – Milano

Giuseppe De Carli

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