Cronaca - 28 aprile 2025, 07:38

Super partita Iva "a rischio frode" scoperta della Guardia di Finanza: operava per 1.385 soggetti economici esteri

Le Fiamme Gialle di Varese hanno chiuso la partita Iva riconducibile a un unico rappresentante fiscale - un uomo di origine cinese con precedenti di polizia - che operava per conto di numerosissimi soggetti economici attivi nel settore dell’e-commerce. Il comandante provinciale della Gdf Crescenzo Sciaraffa: «Oltre 1.350 “scatole cinesi” vuote sono state rese inutilizzabili per frodi fiscali e commerciali in danno all’erario ed ai negozi di quartiere»

Super partita Iva "a rischio frode" scoperta della Guardia di Finanza: operava per 1.385 soggetti economici esteri

I finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito del dispositivo di controllo economico del territorio, anche virtuale, eseguendo mirati e specifici accertamenti hanno individuato numerosissime partite IVA, riportanti denominazioni di origine sinica, operanti nel settore dell’e-commerce e rappresentate dal medesimo soggetto di origine cinese. Secondo le indagini delle Fiamme Gialle l'uomo operava per conto di 1.385 soggetti economici esteri.

Dall’analisi, sono emersi, sin da subito, numerosi indici di rischio derivanti da: l'elevato numero di soggetti rappresentati; la recente costituzione del rappresentante fiscale; la presentazione della dichiarazione dei redditi indicante un volume dei ricavi irrisorio; l'assenza di pagamento di tributi e assenza di qualsiasi bene o contratto intestato nonché precedenti di polizia in capo al soggetto rappresentante in quanto arrestato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Pertanto, evidenziata la totale inesistenza e inadeguatezza del soggetto a poter rappresentare tale mole di partite IVA, è stata chiesta e ottenuta la cessazione della partita IVA da parte della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente.

Tale attività testimonia l’attività della Guardia di Finanza in tema di prevenzione e supporto alla compliance nell’ottica di prevenire le frodi e di intervenire tempestivamente, prima dell’emersione dell’evasione o di condotte distorsive del mercato e di mancata pretesa erariale. In quest’ottica, si specifica che in tema di cessazione delle partite IVA operanti tramite il rappresentante fiscale, di recente, è stato previsto che sarà necessaria una garanzia da prestare, coincidente con cauzione in titoli di stato, fideiussione bancaria o polizza fideiussoria, in base alle partite IVA rappresentate che andrà da un minimo di 30 mila euro a un massimo di due milioni di euro.

La Guardia di Finanza contrasta le frodi non solo sul piano repressivo ma anche nella prospettiva di prevenzione degli illeciti fiscali e di stimolo alla compliance. In questo senso, nei confronti delle imprese coinvolte nei circuiti di frode viene sistematicamente richiesta la cessazione delle relative partite IVA.

«In ottica di prevenzione, con l’attività di polizia economico finanziaria odierna, oltre 1.350 “scatole cinesi” vuote sono state rese inutilizzabili per frodi fiscali e commerciali in danno rispettivamente all’erario ed ai negozi di quartiere nei centri urbani del territorio» il commento del generale Crescenzo Sciaraffa, comandante provinciale della Guardia di Finanza della provincia di Varese.

C.S.

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