Un plauso agli agenti che hanno strappato la minorenne a Busto lunedì sera allo stupratore. Il presidente provinciale dell'Anvu (Associazione professionale polizia locale d'Italia) Alessandro Maria Ferri si rivolge alla Polizia locale a cui esprime «la mia piena solidarietà e il più sentito apprezzamento... per il tempestivo e coraggioso intervento che ha portato all’arresto in flagranza di un ventunenne indagato per violenza sessuale e lesioni su una minore».
Il ruolo della Polizia locale
Questo sottolineando come quanto avvenuto confermi «il ruolo essenziale della Polizia Locale nella tutela della sicurezza urbana... Un presidio costante e qualificato del territorio che merita il giusto riconoscimento e il pieno sostegno delle istituzioni».
Il pensiero prima di tutto alla quattordicenne: «In un momento così drammatico, la nostra vicinanza va innanzitutto alla giovane vittima, con l’auspicio che possa ricevere tutto il supporto necessario per ritrovare serenità e giustizia. La sua sofferenza ci ricorda il senso più profondo del nostro impegno quotidiano: proteggere chi è più fragile e garantire il rispetto della dignità di ogni persona».
Salvarla e assicurare alla giustizia il giovane, un'azione di squadra: «Veniamo a conoscenza che il Comandante della Polizia Locale della città di Busto Arsizio, dottor Stefano Lanna e la Vice Comandante, dottoressa Cristina Maria Fossati, hanno contribuito a gestire l’intervento, restando operativi fino a tarda notte per coordinare ogni fase delle attività sul campo, a testimonianza del senso del dovere e dell’alto livello di preparazione del Corpo».
Il plauso si estende a Palazzo Gilardoni: «È doveroso riconoscere altresì l’attenzione concreta che l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio ha dimostrato verso il tema della sicurezza, essendo forse una delle poche – se non l’unica in provincia di Varese – ad aver deciso di dotare i colleghi del taser, strumento indispensabile per gestire situazioni ad alto rischio in modo efficace e sicuro».
Cosa serve
Ma proprio in virtù di questi ragionamenti bisogna fare ancora di più: «Il prossimo passo, ora, dovrà essere la realizzazione di una camera di sicurezza all’interno del Comando, per garantire una gestione più adeguata e protetta di soggetti pericolosi o in stato di alterazione. Siamo fiduciosi che anche questa esigenza verrà presto accolta a beneficio dei colleghi del Corpo, nella stessa logica di responsabilità e visione che finora ha contraddistinto l’azione amministrativa». Il sindaco Emanuele Antonelli e l'assessore Matteo Sabba hanno già fatto sapere che la camera di sicurezza verrà realizzata.
C'è poi un'esigenza più ampia: «Alla luce di fatti come questi, si rende sempre più urgente una riforma che assicuri anche alla Polizia Locale le stesse garanzie, tutele e dotazioni operative delle forze di polizia statali. Non possiamo più accettare che chi rischia la vita per proteggere la collettività lo faccia con strumenti normativi e mezzi spesso inadeguati - conclude il presidente Ferri - Chi indossa una divisa per servire lo Stato non può essere considerato un agente di serie B. E sì, per chi se lo fosse chiesto, anche la Polizia Locale fa arresti come questi».