Da una parte la salvezza matematicamente raggiunta dalla squadra con una giornata d’anticipo, dall’altra la vetta dei cento gol conquistata da Francesco D’Ascanio in sole tre stagioni: all’Antoniana le due storie e i due successi, quello collettivo e quello personale, si intrecciano e si sostengono a vicenda. Due motivi per fare festa nell’imminenza di una Pasqua che si preannuncia quantomai dolce. Dopo l’ultima vittoria a Cantello, 3 a 0 con doppietta di D’Ascanio e gol di Migliore, fa il punto il dg, Giuseppe Abenante: «Prima che il campionato iniziasse avevamo detto che l’obiettivo era quello di una salvezza da centrare senza troppe preoccupazioni. Ce l’abbiamo fatta grazie, fra l’altro, alla programmazione, a scelte azzeccate, all’eccellente lavoro di mister Senziani, a un po’ di fortuna. Ce lo meritiamo e se lo merita il nostro presidente, Francesco Cosentino. Aggiungo: abbiamo ottenuto il risultato giocando un buon calcio, di solito è bello vederci».
Sottolineature: «La prima è che abbiamo la squadra più giovane del campionato, contiamo su giocatori del 2005, Francesco Rubini è del 2007. Calciatori che hanno la possibilità di misurarsi e di crescere. Rimanendo al dato anagrafico, questa volta in senso opposto, nomino il nostro portiere, il veterano Giovanni Pansera. Devo ricordare anche Alessio De Luca, ha subito un brutto infortunio dal quale si sta riprendendo, siamo al suo fianco. Dovessi scorrere l’elenco dei nostri direi qualcosa di positivo su ognuno. Poi c’è D’Ascanio, di lui ho parlato tante volte. Con la doppietta di domenica scorsa è arrivato a cento gol segnati con noi, in tre stagioni. È un punto di riferimento, non solo in partita. Faccio un esempio, così mi spiego meglio: se per ragioni di lavoro è costretto a saltare un allenamento con la prima squadra, lo recupera immancabilmente con le formazioni giovanili. E abita dalle parti di Desio, non dietro l’angolo. Incarna la professionalità del dilettante, diciamo così. Un’ottima persona e un ottimo calciatore, per i ragazzi è un esempio».
Parola al cannoniere: «Il traguardo personale, importante, l’ho tagliato nel giorno migliore. Quello che contava di più era vincere e salvarci, alla fine è stata una domenica perfetta. Passeremo una bella Pasqua, serena». Commento pacato, a dispetto di difficoltà crescenti: se due anni fa D’Ascanio poteva essere un po’ una sorpresa, nella scorsa stagione le difese lo hanno affrontato conoscendone molto di più la pericolosità. Le quasi 25 reti del campionato che si sta concludendo, poi, sono arrivate dopo una promozione, un balzo in avanti che ha alzato l’asticella delle difficoltà. «Questo è motivo di ulteriore soddisfazione. Anche perché fisicamente ho più le caratteristiche della seconda punta. Bene così».
Superata l’imminente pausa pasquale, l’Antoniana terminerà il campionato tra le mura amiche, contro San Michele Calcio. Rete di D’Ascanio? «Magari – spera l’attaccante – ma il meglio è previsto tra un mese circa, uno di quegli eventi che cambiano la vita: divento papà. È in arrivo il gol più bello».