Territorio - 11 aprile 2025, 13:11

La Lombardia consegna il testimone alla Catalogna durante il “Quattro Motori per l’Europa”: un'alleanza per le regioni che trainano il futuro dell’Ue

Dalla Lombardia alla Catalogna, passando per Baden-Württemberg e Alvernia-Rodano-Alpi: quattro potenze regionali si uniscono per rafforzare l’integrazione europea dal basso, promuovere l’innovazione, attrarre investimenti e guidare la transizione verde e digitale

Nel raffinato scenario del Centro Congressi Ville Ponti di Varese, si è svolta oggi, venerdì 11 aprile, la cerimonia ufficiale di passaggio della presidenza dell’alleanza dei Quattro Motori per l’Europa dalla Regione Lombardia alla Generalitat de Catalunya. Un momento che va ben oltre il rituale istituzionale: un atto politico di rilievo che riafferma il ruolo strategico delle Regioni all’interno dell’Unione Europea, in un tempo segnato da trasformazioni epocali.

Fontana: «Le Regioni, veri motori dell’Europa»
Protagonista del passaggio di consegne, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato come la presidenza lombarda abbia saputo coniugare ambizione e concretezza. «Questo passaggio avviene in un momento cruciale per l’Europa e per il mondo», ha dichiarato. «Temi come l’intelligenza artificiale, la mobilità avanzata, la sostenibilità e la formazione professionale impongono un nuovo protagonismo delle Regioni, che devono dialogare direttamente con Bruxelles».

Durante il suo mandato, la Lombardia ha lavorato affinché il Fondo di Coesione restasse nelle mani dei territori, opponendosi all’ipotesi di una centralizzazione presso gli Stati membri. «Abbiamo ottenuto attenzione e rispetto – ha affermato Fontana – attraverso una logica orientata all’efficienza e alla prossimità ai bisogni reali».

Nel solco della transizione ecologica e digitale, la presidenza lombarda ha puntato su infrastrutture, connettività e politiche industriali innovative, ribadendo la necessità di una neutralità tecnologica soprattutto nel settore automotive. «Non si può imporre un’unica via – ha aggiunto – bisogna favorire la libertà industriale e sostenere l’innovazione, garantendo l’accesso equo per tutti i cittadini».

Cattaneo: «Una cooperazione tra pari, concreta e strategica»
A rafforzare la dimensione europea della giornata è intervenuto anche Raffaele Cattaneo, sottosegretario lombardo con delega alle relazioni internazionali ed europee, che ha tracciato un bilancio del mandato regionale. «Abbiamo costruito una cooperazione concreta tra partner strategici, promuovendo uno sviluppo che unisce competitività economica e coesione sociale», ha dichiarato.

La presidenza lombarda ha inoltre mostrato una sintonia operativa con la presidenza italiana del G7, agendo su temi condivisi come l’intelligenza artificiale, la sostenibilità e le politiche per la formazione. Cattaneo ha presentato il Position Paper elaborato dalle quattro Regioni, destinato alle istituzioni comunitarie, come sintesi programmatica e proposta di governance multilivello.

«L’Unione europea non deve costruire uniformità ma valorizzare la diversità – ha dichiarato Cattaneo –. Le Regioni devono avere un ruolo più forte all’interno dell’Unione europea. I territori devono poter esercitare un potere decisionale più incisivo, basato su quattro pilastri fondamentali: difendere le politiche di coesione; assicurare che la Politica Agricola Comune mantenga un bilancio equilibrato tra sostegno all’innovazione, tutela dell’ambiente e valorizzazione delle produzioni locali di qualità; sostenere politiche ambientali per l’automotive coerenti con la competitività industriale, chiedendo con forza la neutralità tecnologica; e infine investire con consapevolezza in ricerca e sviluppo, evitando dispersioni. La posizione condivisa dai Quattro Motori – ha aggiunto – sostiene anche una politica europea di dialogo sui dazi e una missione congiunta nell’area dei Balcani.»

Lombardia in Europa: una visione strategica
La cerimonia ha offerto anche uno sguardo sul futuro. La Lombardia ha posto attenzione al comparto della Space Economy, in pieno sviluppo sul territorio varesino, e ha tracciato le linee guida per un’Europa più vicina ai territori e alle persone, attraverso politiche intelligenti e inclusive.

«Il nostro compito – ha ribadito Fontana – è far sì che le istanze dei territori si traducano in azioni concrete. L’Europa dei prossimi anni deve saper ascoltare i suoi veri motori: le Regioni».

Antonio Rossi e lo sport come diplomazia
Non solo politiche economiche e istituzionali. Il passaggio di consegne è stato anche l’occasione per rilanciare il ruolo dei grandi eventi come strumento di proiezione internazionale. Antonio Rossi, campione olimpico e membro della Fondazione Milano Cortina 2026, ha presentato le opportunità legate ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali come leva per lo sviluppo sostenibile e la diplomazia sportiva. Un’occasione per mostrare un’Italia – e una Lombardia – capaci di parlare al mondo attraverso lo sport, l’accoglienza e l’innovazione.

Un momento di continuità e visione europea
La giornata si è conclusa con il simbolico passaggio del testimone tra Attilio Fontana e Salvador Illa, rappresentante della Generalitat de Catalunya, alla presenza dei delegati di Baden-Württemberg e Alvernia-Rodano-Alpi. Un gesto semplice, ma carico di significato: la cooperazione tra Regioni è oggi una delle risposte più forti alle sfide globali.

In un’Europa ancora troppo vincolata alle dinamiche tra Stati, l’esperienza dei Quattro Motori mostra come dal basso, dai territori, possa nascere una nuova idea di integrazione: più vicina ai cittadini, più dinamica, più concreta.

Alice Mometti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU