Uno spazio sociale e polifunzionale, pronto ad accogliere tutta la comunità. È questo che rappresentano le sale al piano terra della villa “Opera pia coniugi Careghini” che sono stati inaugurati questa mattina dall’amministrazione di Fagnano insieme ai rappresentanti delle prime associazioni che troveranno casa al loro interno.
«Si tratta di uno stabile lasciato dai coniugi Careghini al comune – spiega l’assessore ai servizi sociali Dario Moretti – che nel corso degli anni ha ospitato diversi servizi per la cittadinanza, e che alla fine è stato destinato a servizio abitativo pubblico con 6 piccoli appartamenti destinati per gli over 65.
Al piano terra, però, è rimasta vuota per diversi anni, quindi per prima cosa abbiamo dovuto reperire le risorse per gli interventi necessari, poi, spulciando le delibere di giunta, ne abbiamo trovata una di quarant’anni fa che lo identificava come centro diurno anziani, che è quello che mi piacerebbe vedere riaprire in un futuro prossimo in questi spazi».
Spazi che, però, non sono destinati ad avere un unico “proprietario”, l’intenzione dell’amministrazione comunale, infatti, è quella di fare in modo che essi siano la casa di quante più realtà possibile, per offrire ai cittadini fagnanesi il maggior numero di servizi e per contribuire a creare una rete tra le realtà del terzo settore che operano sul territorio.
È per questo che negli scorsi mesi è stato fatto un bando per cercare i primi occupanti dei locali, dando la possibilità alle associazioni e agli enti del terzo settore, operanti da anni, che volessero trovare una sede gratuita a Fagnano, restituendo in cambio servizi destinati alla comunità.
«Da questo primo bando abbiamo trovato tre realtà che si insedieranno qui – racconta Moretti – ma questa non è certo una cifra definitiva, perché abbiamo intenzione di riproporlo, anche più volte, per dare a quante più associazioni possibile l'opportunità di occupare questi spazi e di lavorare per la popolazione».
I primi inquilini dei locali al piano terra della villa “Opera pia coniugi Careghini” saranno l’AVIS e l’AIDO fagnanesi, orfani di una sede da quando hanno dovuto abbandonare lo scorso anno la propria che si trovava negli spazi della futura Casa di Comunità, e un distaccamento di Varese Alzheimer.
«Trovarci senza una sede è stato abbastanza difficile – ricordano Gianni Mussida referente AVIS e Celso Cattaneo presidente AIDO Fagnano – ci trovavamo a casa di qualche socio, ma questo non è molto pratico.
Con questa nuova collocazione sarà più semplice riunirsi per organizzare i vari eventi e i diversi incontri che ogni anno realizziamo sul territorio, e questo è un aspetto veramente positivo».
Le due associazioni, che stanno già lavorando per l’evento che si terrà il 14 dicembre per supportare la raccolta fondi di Telethon, saranno presenti in Villa un lunedì sera al mese.
Sempre il lunedì, ma alla mattina, gli spazi ospiteranno l’associazione Varese Alzheimer che, in questo primo periodo, una volta al mese terrà incontri durante i quali gli specialisti forniranno alle famiglie di chi si trova ad avere a che fare con questa patologia, come poter provvedere ed aiutare in concreto i propri cari nella vita di ogni giorno.
«La nostra realtà si occupa sia di formazione che di informazione – concludono Raffaele Pasello, referente di Varese Alzheimer Gallarate e la terapista Cristina Sbaglia – supportando le famiglie che vogliono curare i propri malati a casa, fornendo una presenza sul territorio, adattandoci alle sue esigenze e essendo il più vicino possibile a chi si rivolge a noi.
Qui a Fagnano, per questa prima fase del progetto, intendiamo organizzare dei momenti in cui i terapisti che si occupano di terapie non farmacologiche possano fornire a chi vi parteciperà degli strumenti da poter utilizzare a casa nella vita di ogni giorno per migliorare la quotidianità dei malati e di chi vive con loro.
Questo ci permetterà anche di conoscere la realtà del territorio e di capire come impostare le fasi successive per rispondere al meglio ai bisogni che emergeranno».
Si parte alle 9 di lunedì 11 novembre, con l’incontro con la musicoterapista, a cui seguiranno, nei prossimi mesi, quello con la psicomotricista, con chi si occupa di pet therapy, di terapia occupazionale e di molto altro ancora.