Martedì 8 ottobre torna la Tre Valli Varesine organizzata dalla Società Ciclistica Alfredo Binda del presidentissimo Renzo Oldani. Per il quarto anno consecutivo, l’appuntamento per gli appassionati di ciclismo prenderà il via da Busto Arsizio, con arrivo a Varese.
Il Museo del Tessile ospiterà il quartier tappa, con la presentazione delle squadre, comprese quelle femminili che prenderanno parte alla quarta edizione della Women’s Race.
Il chilometro zero della gara maschile, ed è questa la prima novità 2024, verrà posizionato a Solbiate Olona, con i corridori che prima della partenza faranno una passerella per le strade di Busto. Da lì la corsa si avvierà verso Varese, con arrivo tradizionale in via Sacco.
136 i chilometri previsti per la gara femminile (24 chilometri in più rispetto alla passata edizione, che faranno la differenza alzando il livello tecnico della manifestazione); 200, invece, per la 103esima edizione della Tre Valli Varesine, con la novità della salita “delle 5 piante” a Gavirate («che darà quel brio in più alla corsa») e poi l'omaggio al grande Mondiale di Varese 2008, facendo ripercorrere (anche alle atlete della gara femminile) la mitica salita “dei Ronchi” che dal lungolago della Schiranna porta in centro a Varese.
Sei ore di diretta televisiva, un traguardo eccezionale, che viene confermato di anno in anno. La società ciclistica Alfredo Binda ha infatti siglato un contratto con Rai, anche per la gara donne. Eurosport trasmetterà l’evento, garantendo la visibilità della Tre Valli in tutto il mondo.
«Sale l'emozione ogni volta che siamo qui – ha sottolineato Renzo Oldani alla presentazione della corsa in sala consiglio a Busto Arsizio – La Binda è una grande squadra che pedala insieme per raggiungere risultati impensabili per un'associazione sportiva fatta di volontari che si impegnano spinti solo dalla loro passione e dall'entusiasmo per il ciclismo, per le nostre tradizioni e per il nostro territorio».
Una grande vetrina: «Questo ci lusinga e responsabilizza – ha aggiunto Oldani –. Il ciclismo porta anche cultura, storia e benefici economici. Le nostre città rappresentano i territori migliori per andare in bicicletta, per questo i corridori sono entusiasti di venire qui. Quest'anno poi – prosegue Oldani – è rinata l'associazione Tre Valli Varesine. Il gemellaggio con la politica aiuta e per noi è un onore.
Il ciclismo unisce dal punto di vista istituzionale ma anche con la passione dei suoi protagonisti. Il turismo ciclistico è cresciuto, basti pensare all'indotto creato soltanto l'anno scorso (secondo i dati di Camera di Commercio, nda) con i 30mila posti letto occupati nei giorni della gara a Varese e provincia».
Poi, il grazie alle forze dell'ordine. «Senza il loro supporto e apporto non potremmo essere considerati una delle corse più sicure al mondo»
«Ogni volta cerchiamo di fare meglio, aspettando i maggiori esponenti del ciclismo mondiale», ha concluso un sempre emozionato Renzo Oldani. Il presidente della S.C. Binda sogna di vedere la maglia arcobaleno sulle strade della sua Tre Valli, ma le conferme sulle presenze – in ogni caso eccellenti – si avranno solo dopo il campionato del Mondo di Zurigo.
25 le squadre maschili iscritte al momento: 17 sono team World Tour, otto le Uci Proteam. L’élite del ciclismo, insomma. Per quanto riguarda le donne, al via ci saranno dieci squadre World Team, con la chicca della gara che diventa “Uci Women's Proseries”.
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LE DICHIARAZIONI
«Questa gara è stata inserita tra le dieci migliori del mondo – ha rimarcato l’assessore allo sport bustocco Maurizio Artusa –. La partenza dalla nostra città è sempre un’emozione: con la Binda ci sentiamo ormai in “famiglia” e la Tre Valli si conferma sempre più un patrimonio culturale e sportivo della nostra provincia».
La corsa femminile è già una classica, soltanto alla quarta edizione, con la bella novità di essere annoverata, da quest'anno, gara “Pro Series”. Un riconoscimento importante per la Tre Valli Varesine Women’s Race. E per chi l'ha sempre supportata come Laura Rogora, presidente del consiglio comunale di Busto, e Paolo Ferrario, presidente e amministratore delegato di e-work, main sponsor della competizione femminile. «Le aziende possono essere sponsor – ha detto Ferrario – ma qui noi ci sentiamo parte attiva di un progetto di cui ci siamo innamorati. Crediamo fermamente nel potere dello sport come strumento di inclusione e crescita personale. Un grazie sincero a Laura (Rogora, ndr) che per prima ha pensato alla mia persona e creduto nell'azienda».
L'assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, ha celebrato la mostra “Tre Valli Varesine, un secolo di ciclismo” allestita a Palazzo Lombardia fino al 26 settembre. Ed ha poi ricordato il “valore” della corsa che porta con sé «tradizione e identità di un territorio, oltre ad un turismo sportivo importante per la nostra provincia. Da parte mia rivolgo un grazie speciale a tutti i volontari ed alle forze dell'ordine che sono sempre in prima linea per garantire la sicurezza».
«Questa competizione - ha aggiunto l'assessore Caruso - è una delle più prestigiose della nostra regione. Rappresenta un simbolo del ciclismo varesino e lombardo da oltre un secolo. Un evento atteso che, negli anni, ha visto protagonisti alcuni tra i più grandi campioni di questo sport: da Gino Bartali a Fausto Coppi, passando per Gianni Motta e Giuseppe Saronni, fino ad arrivare a Francesco Moser e Vincenzo Nibali. La gara, fiore all’occhiello dello sport lombardo, nel tempo ha assunto una caratura sempre più internazionale ed è seguita da migliaia di appassionati che possono ammirare le bellezze paesaggistiche e naturalistiche del nostro territorio, ricche di storia e cultura».
In rappresentanza della Provincia di Varese è intervenuto il consigliere Michele Di Toro, che si è unito all'elogio per il grande lavoro dei volontari: «La Binda – ha sottolineato – rappresenta i nostri territori. Quando smetterò di fare politica ritornerò al fianco della società, tra i volontari. La Tre Valli, e lo sport in generale, sono un volano per la nostra Provincia, un momento unico e un'occasione di visibilità anche per i più piccoli Comuni».
Due città e il territorio uniti dallo sport. Alla conferenza stampa è intervenuta anche la vicesindaco di Varese Ivana Perusin: «Vedo tante persone qui; questo è un evento di grande collaborazione, mette insieme istituzioni e privati – ha sottolineato Perusin – e unisce anche due città come Varese e Busto, aumentando le potenzialità e la capacità del nostro territorio di attrarre persone».
La chiosa è stata affidata al sindaco di Busto Emanuele Antonelli: «Tutto il “sistema Tre Valli” è un importante elemento di attrattività, che insieme ad altri eventi e in condivisione con numerose realtà del territorio, contribuisce nel tempo a far crescere la città, anche economicamente. Tante volte mi chiedono – ha concluso il primo cittadino – di riportare a Busto il Giro d'Italia, ma noi abbiamo già in casa la gara più importante d'Italia: la Tre Valli Varesine».