Busto Arsizio - 02 giugno 2024, 10:42

«Celebriamo quel 2 giugno glorioso ma con lo sguardo rivolto al presente»

La riflessione sulla festa della Repubblica di Anpi di Fagnano Olona, comitato Antifascista di Busto Arsizio e associazione Il Quadrifoglio

«Celebriamo quel 2 giugno glorioso ma con lo sguardo rivolto al presente»

Il 2 giugno è arrivato e l’Anpi di Fagnano Olona, il comitato Antifascista di Busto Arsizio e l’associazione Il Quadrifoglio, hanno voluto riflettere sulla Festa della Repubblica:

«Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate su uno yacht nel porto di Genova...

No! Calamandrei non ha scritto questo, ma forse i padri e le madri costituenti nemmeno immaginavano di far festa per una Repubblica che da trent'anni e più sostiene le guerre; rende il lavoro vario: da precario fino a mortale; la salute da un diritto per tutti, ad un affare per chi è "dritto"...va be' l'elenco è lungo...e mentre i "fondatori" c'hanno messo tanto del loro e delle loro storie di lotta, Resistenza, rifiuto per segnare una strada lontana dal ventennio e dalla guerra (e chi glielo dice che siamo in guerra ancora e che il saluto romano però se è celebrazione si può fare?),  gli "affondatori" sono all'opera per riciclare la Carta Costituzionale. Nemmeno si ricordano più del 2 giugno, forse hanno in mente una data nuova in cui poter "fare la festa al 2 giugno" e stanno facendo il giro largo (o forse no!). Basta guardarsi intorno, non occorre andar lontano: Art. 3 Pari dignità sociale; Art. 9 Tutela dell'ambiente; Art. 10 Diritto d'asilo... Una carta Costituzionale scritta grazie alla Liberazione dal giogo fascista ma che appare costantemente sotto attacco. Diritti sanciti e sistematicamente calpestati, violati o, ancora peggio, ignorati. 

Dopo 85 anni anni di monarchia, di cui venti di dittatura fascista, oggi festeggiamo i 78 anni della nostra Repubblica. Una Repubblica che giorno dopo giorno si scopre sempre più fragile e ha bisogno di uomini e donne in grado di proteggerla dai tentativi di accentramento del potere nelle mani di uno solo.

Celebriamo, dunque, quel 2 giugno glorioso, ma facciamolo con lo sguardo rivolto al presente, consapevoli che democrazia e ordinamento recpubblicano, rappresentano non già un dato scontato ma una conquista da difendere ad ogni costo.»

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