Lutto a Borsano. È morta a 81 anni Franca Pargoletti, autentica «colonna» della parrocchia. Così la stanno ricordando in queste ore le tante persone che ne hanno conosciuto e apprezzato l’impegno.
Era animata da una profonda fede che derivava anche dalla famiglia, grazie alla mamma, che cantava in chiesa ogni mattina, sempre a Borsano, e alla sorella, suor Luigia, scomparsa due anni fa dopo aver speso la propria vita al fianco dei più piccoli e dei più fragili.
Una fede che ha accompagnato Franca per tutta la vita e che l’ha portata a impegnarsi per la parrocchia fin da giovane, dividendosi poi tra la cura dei figli Enrico e Paolo e il lavoro in banca.
«Quando eravamo fidanzati e lei era un’educatrice dell’oratorio, ogni domenica dedicava qualche ora alle “sue” ragazze», ricorda il marito Valter.
Una disponibilità che non è mai venuta meno e che ha portato avanti anche nell’Azione Cattolica. È stata catechista, in particolare quando il parroco di Borsano era don Enrico Merlo; ha fatto parte del gruppo lettori in chiesa e animava la celebrazione dei funerali.
Negli anni di don Mauro Magugliani, è stata molto attiva nel gruppo Gioacchino e Anna, che propone momenti di preghiera e conviviali, con attività ricreative rivolte a persone della terza età. Un impegno proseguito anche col parroco don Francesco Ferrante.
Inoltre, quando il quartiere è stato suddiviso nelle varie “contrade” con l’obiettivo di dare vita a occasioni di festa e aggregazione, ma anche per raccogliere fondi da destinare alle famiglie bisognose attraverso la Caritas, Franca è stata la prima a guidare da capo-contrada gli Azzurri.
Proprio nella chat di questo gruppo di amici e parrocchiani, in tanti ne stanno ricordando la «tranquillità, pacatezza, gentilezza», ma anche la «tenacia che, quando serviva per ottenere qualcosa di importante, trasmettevi ai tuoi cari e a tutti noi contradaioli». Una «condottiera e un esempio doppio per tutti noi». E «una colonna della parrocchia», capace di lasciare un «bellissimo segno di dedizione».
E tutti ne sottolineano la grande fede: «Le ha permesso di rialzarsi anche nei momenti difficili – racconta la nipote Emanuela –. Anni fa, nel periodo della malattia, è stata un esempio, come rimarcato anche dai medici che l’avevano in cura. Era una persona di grande spessore, non voleva mai dare pensieri agli altri, e i tanti messaggi che stiamo ricevendo in questi giorni testimoniano che ha sicuramente lasciato un segno».
I funerali si svolgeranno lunedì 3 giugno alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Borsano, preceduti dal rosario.