Politica - 26 maggio 2024, 08:30

Alex Dolcetto presenta la squadra per Solbiate Olona e punta su ascolto, famiglia, collaborazioni

Nel programma di “Focus Solbiate”, rivendica il candidato sindaco, niente caselline su cui mettere la spunta ma temi da affrontare e approfondire per individuare soluzioni. «Ci siamo messi in cerca di quello che la cittadinanza vuole – ha sintetizzato - e abbiamo trovato un quadro in linea con il nostro pensiero». Dalla platea, sollecitazioni su sicurezza stradale, vigili e disabilità

La presentazione della lista "Focus Solbiate"

La presentazione della lista "Focus Solbiate"

Una squadra nuova, giovane, poco conosciuta ma che ha già raccolto tanti feedback battendo il territorio. Una lista che accoglie qualche componente di “Voce solbiatese” ma non è “Voce solbiatese”. Alla presentazione dei candidati che condividono con lui la sfida delle prossime elezioni comunali, Alex Dolcetto, nome intorno al quale si raccoglie la formazione civica “Focus Solbiate”, ha innanzitutto messo in chiaro questi punti fermi. Tono pacato, il candidato sindaco ha parlato al centro socio culturale di via Patrioti davanti a una platea composita. Per età, innanzitutto: c’erano gli anziani e c’erano i bambini, a sottolineare anche visivamente quell’attenzione alla famiglia che figura tra i pilastri del progetto amministrativo e che è stata tema ricorrente della serata.

Pronti, via: Dolcetto passa quasi subito il microfono ai suoi. Di seguito, la carrellata. Giuseppe Nardi, consigliere di minoranza uscente, dipendente del Ministero della Difesa alla caserma Ugo Mara, crede nel rilancio del suo impegno per il paese; Simona Donelli, nata e cresciuta a Solbiate, ex agonista di nuoto, desiderosa di collaborare con le società del territorio e di coinvolgere i giovani; Andrea Trezzi, dal 2009 a Solbiate, vuole lasciare ai ragazzi un paese più vivo, in cui restare volentieri, e pensa a collaborazioni con i comuni vicini; Alessandro Malagodi ha notato, negli anni, un progressivo “spegnimento”, anche per chiusure di attività, e vorrebbe invertire la rotta; Barbara Mainini, ufficiale di Polizia Locale, dopo esperienze come vigile di quartiere e in pattuglia, ha illustrato un ventaglio di proposte a tema sicurezza; Alfredo Postiglione, solbiatese da oltre 20 anni, condivide l’impressione di un paese che si spegne piano piano;  Enea Pellegrini, laureando al Politecnico, è stato convinto da dinamismo e coesione intorno al progetto di “Focus Solbiate”; Rino Vuotto, guardia giurata, pone l’accento soprattutto sulla sicurezza e sulle persone con disabilità; Chiara Randisi, restauratrice, promette attenzione al patrimonio artistico e culturale, anche con il coinvolgimento delle scuole; Marino Balsamello è sensibile al tema dei supporti alle famiglie, economici e in termini di servizi; Laura Praderio guarda in particolare al mondo dell’infanzia; Lucia Lattuada si definisce attenta al territorio e soddisfatta di trovarsi in un gruppo che ascolta e agisce.

Il candidato sindaco si è riservato il compito di riepilogare i pilastri che reggono il suo progetto. Oltre al citato “capitolo famiglia”, ci sono ambiente, inclusione e coscienza sociale («Il secondo concetto – ha precisato Dolcetto - rimanda a ciò che esisteva nei piccoli paesi, a una sorta di comunità nella comunità, fatta di relazioni sane»), istruzione e cultura, promozione del territorio, rete (per esempio tra comuni, su temi specifici, per ottimizzare e valorizzare competenze e risorse), sicurezza, viabilità. Importante, per Dolcetto, il metodo da adottare.

Esemplificando e scendendo nel concreto: «Continuiamo a ricevere segnalazioni proprio su viabilità e sicurezza stradale. E sentiamo parlare da 20 anni di dossi per via IV novembre. È davvero impossibile posizionarli? Vogliamo andare a fondo e, se davvero non si può procedere, trovare un'altra soluzione, qualcosa di diverso da dissuasori che, oggi, non dissuadono. Non abbiamo un programma fatto da caselline a cui mettere la spunta, abbiamo temi da approfondire e sui quali garantiamo ascolto».

Affermata e ripetuta a più riprese la volontà di collaborare con le associazioni del territorio, toccato il tema degli incentivi per rimettere in sesto abitazioni e strutture (viene citata la vecchia Iper) e quello dei bandi per il patrimonio storico culturale, spazio al pubblico. Dal quale arrivano richieste di interessamento alla questione disabilità e, di nuovo, sulla sicurezza stradale. Con tanto di passaggio polemico: «Farete lavorare i vigili?» chiede qualcuno. A un certo punto il candidato sindaco osserva: «Gli orti urbani sono anche carini ma hanno influito…». Sulla viabilità, forse. Ma la platea, certa di conoscere il finale, non si trattiene e copre la conclusione della frase con un applauso decisamente sopra la media. Alla fine, Dolcetto tira le somme: «La nostra impostazione dà grande valore all’ascolto. Ci siamo messi in cerca di quello che la cittadinanza vuole. E abbiamo trovato un quadro in linea con il nostro pensiero».

Stefano Tosi

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