Giornata importante in casa Pro Patria Judo. Samuele Montefusco ha infatti partecipato alla finale dei campionati italiani nella categoria 73 kg Esordienti B disputata oggi a Olbia.
Un momento significativo per il 14enne di Busto Arsizio, tra i più giovani a livello nazionale nella sua categoria. Un tassello importante nel suo percorso sportivo iniziato a soli tre anni, sotto la guida del maestro Claudio Zanesco.
L’obiettivo di qualificarsi per gli Assoluti di A1 in programma a Jesolo è sfumato (con due sconfitte e, nel mezzo, una vittoria), ma quella di oggi rimane comunque una giornata speciale per Samuele – cintura marrone, 21esimo nel ranking nazionale – che oggi ha orgogliosamente indossato il judoji con il proprio nome e i colori dell’Italia.
Accanto a lui in Sardegna per il debutto in nazionale anche papà Marco, sovrintendente capo della Polizia di Stato di Busto, a sua volta judoka da trent’anni (è cintura nera di 1° dan).
È stato proprio lui a tramandare al figlio la passione per lo sport, che non si limita alle arti marziali: il giovane ha infatti ottenuto il brevetto subacqueo -21 metri.
«C’è un po’ di amaro in bocca – commenta il padre – ma è stata comunque un’esperienza importante caratterizzata anche da una vittoria». Oltre a Samuele, la Pro Patria Judo schierava Olmo Guarnoni nella categoria 42 kg.
«I ragazzi ci hanno messo cuore, impegno e otto-dieci ore di allenamento settimanale – rimarca Marco Montefusco –. Ora Samuele si concentrerà sugli esami di terza media, prima di pensare al prossimo torneo».
L’impegno sportivo va infatti di pari passo con lo studio: il 14enne è all’ultimo anno delle scuole Bossi e a settembre inizierà il percorso al liceo scientifico Tosi.
Conciliare gli allenamenti in palestra con la nuova esperienza scolastica sarà una nuova sfida. Immaginiamo sicuramente alla portata del talentuosissimo Samuele Montefusco.