Legnano - 22 maggio 2024, 16:13

L'industria dell'Alto Milanese registra un lieve calo della produzione

Nel primo trimestre dell’anno la congiuntura dell'Alto Milanese ha registrato un lieve calo della produzione industriale, in particolar modo nei comparti meccanico e moda. Il 33% circa del campione ha mantenuto stabili i livelli produttivi, il 29% ha avuto un aumento, il 38% una diminuzione

L'industria dell'Alto Milanese registra un lieve calo della produzione

Nel primo trimestre dell’anno la congiuntura dell'Alto Milanese ha registrato un lieve calo della produzione industriale, in particolar modo nei comparti meccanico e moda.

Il 33% circa del campione ha mantenuto stabili i livelli produttivi, il 29% ha avuto un aumento, il 38% una diminuzione.

Per i prossimi mesi ci si aspetta un consolidamento dell’attività manifatturiera sui valori attuali. In frenata altri indicatori congiunturali come il fatturato e il flusso di nuovi ordinativi. Rispetto all’ultimo periodo del 2023, il 45% del campione prevede un incremento delle vendite nei mesi futuri, il 35% una parità e solo il 20% un abbassamento.

Le commesse sia nazionali sia estere sono risultate in discesa, anche per l’instabilità dei mercati a livello internazionale. In leggera riduzione i livelli delle scorte.

L’occupazione continua a tenere, tant’è che è risultata in modesta crescita. Sebbene le tensioni sui mercati delle commodities si siano ridimensionate, nei primi tre mesi del 2024 sono proseguiti i rincari, anche se contenuti, di alcune materie prime, che solo in parte le aziende sono riuscite a trasferire sui listini di vendita, con conseguente ulteriore riduzione della marginalità. Nonostante l’incerto avvio d’anno, le imprese manifestano una certa fiducia e propensione a investire. Rimane fissa al 50% la quota del campione che pensa di effettuare investimenti nel semestre a venire.

Le migliori opportunità sono associate alla contrazione dei prezzi delle materie prime e alla possibilità di una riduzione dei tassi d’interesse.

Settore Meccanico.

Il primo trimestre 2024 mostra una diminuzione della produzione industriale per il 65% delle aziende. Le imprese del campione hanno inoltre rilevato un decremento di fatturato e ordinativi. Manifestano però un certo ottimismo per le aspettative di vendita nei prossimi sei mesi: circa la metà si attende un innalzamento del fatturato (era il 22% nel trimestre precedente) e il 30% una flessione. Stabili i livelli occupazionali. Si attesta al 41% la quota di aziende che ha pianificato acquisti di macchinari e impianti (contro il 50% di fine 2023).

Settore Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero.

Calo della produzione industriale e contrazione del fatturato. In ribasso anche il flusso di nuovi ordinativi italiani ed esteri. Salgono i costi delle materie prime impiegate nel processo produttivo, solo in minima parte trasferiti sui listini. Nel comparto moda permane la cautela: il 55% delle imprese prevede nel prossimo semestre il mantenimento dei livelli delle vendite, il 18% un miglioramento e il 27% un ulteriore restringimento. La tendenza a programmare investimenti si mantiene ancora sostenuta per il 64% delle imprese.

Settore Chimico e Lavorazione Materie Plastiche.

Cresce la produzione industriale e l'utilizzo degli impianti. Fatturato in espansione, sostenuto da un incremento del portafoglio ordini non solo esteri, ma anche nazionali. Scorte in aumento, così come i costi delle materie prime che solo alcune imprese riescono a riversare sui prezzi di vendita. Si confermano positive le previsioni di fatturato per i sei mesi futuri nel 64% dei casi. Sale la propensione a investire per il 50% degli intervistati (era il 44% nell'ultimo trimestre 2023).

Redazione

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