Territorio - 09 maggio 2024, 09:29

Blocco Studentesco, striscioni fuori dai licei di Varese contro Valditara e Anpi

Il movimento ha affisso striscioni al Liceo classico “Cairoli” e al Liceo artistico “Frattini” per rispondere al recente rinnovo del protocollo d’intesa del Ministero dell’Istruzione con Anpi e altre associazioni partigiane

Blocco Studentesco, striscioni fuori dai licei di Varese contro Valditara e Anpi

Il Blocco Studentesco questa notte ha affisso striscioni al Liceo classico “Cairoli” e al Liceo artistico “Frattini” di Varese per rispondere al recente rinnovo del protocollo d’intesa del Ministero dell’Istruzione con Anpi e altre associazioni partigiane.

«Con questa azione - inizia la nota del movimento - abbiamo voluto sottolineare la totale inettitudine del ministro Valditara e la sua ormai completa sudditanza nei confronti di qualsiasi diktat antifascista.

La situazione attuale - prosegue la nota - è quantomeno paradossale: mentre collettivi, benpensanti da salotto e giornalisti da strapazzo ci ammorbano ad ogni piè sospinto con “il pericolo nero”, al Ministero dell’Istruzione siede un soggetto come Valditara, il quale continua a permettere ad un’associazione come l’Anpi (allargando addirittura l’intesa ad altre sigle partigiane) di indottrinare gli studenti e di portare la sua propaganda bugiarda nelle scuole. Come abbiamo detto in uno degli striscioni, non serve Scurati in TV, c’è già Valditara al ministero.

È inaccettabile - continua la nota - che mentre le scuole cadono a pezzi, mentre lo stesso ministero sta portando avanti un abominio di riforma degli istituti tecnici e professionali, mentre i ragazzi continuano a morire in alternanza scuola-lavoro, l’unica risposta che il ministro Valditara riesce a dare agli studenti è sempre il solito, vecchio e stantio antifascismo.

Noi - conclude la nota del Blocco Studentesco - non ci stiamo! E ogni volta che associazioni di questo tipo verranno coccolate dal famoso “governo più a destra della storia repubblicana”, troveranno nelle scuole e nelle strade noi che, senza abiure e senza chiedere scusa di nulla, ricorderemo loro che il sistema scolastico, per uscire dalla sua malattia terminale, non ha bisogno di riforme abominevoli o roboanti proclami di antifascismo, ma di una vera e propria rivoluzione».

c. s.

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