Come convincere invece che la matematica è utile, fa parte del nostro quotidiano, è una forma di approccio a grandi tematiche, è un metodo di pensiero ed è anche semplicemente bella? A convincere la platea dell’Università cittadina per la cultura popolare sarà l’ex docente di matematica Ornella Ferrario che mercoledì 8 maggio al Museo del Tessile (ore 15.30) tiene un incontro su “La bellezza della matematica”.
«Basta guardare intorno a sé con occhi nuovi – spiega la relatrice - perché la matematica è intorno a noi, fa parte del nostro quotidiano. Così come si può conoscere la musica o la pittura, senza pretendere di essere musicista o pittore, allo stesso modo si può apprezzare la matematica, senza essere dei matematici.
La matematica si svela nella natura e nell’arte, nel mondo fisico, nell’economia, nella musica, nella purezza di un ragionamento logico, essenziale, preciso, semplice, inconfutabile».
E aggiunge: «Il pensiero matematico si sviluppa passando dalla fatica al metodo, alla scoperta della bellezza della logica e dell’eleganza della forma, alla soddisfazione della scoperta e alla conquista di un modello, non solo per conoscere ciò che altri hanno fatto, ma nel far proprio un metodo di ragionamento che arricchisce le potenzialità della mente».
Solo così si potrà arrivare alla conclusione cui era giunto Galilei: «Affascina rendere visibile l’invisibile, scoprire la geometria della natura ed il linguaggio matematico, con cui è scritto l’Universo».
Dunque la matematica è certamente la materia scolastica più bistrattata, intorno alla quale aleggiano luoghi comuni fortemente contrastati dai matematici: è arida, è difficile, è inutile e addirittura taluni esibiscono come un vanto il non averne mai capito nulla. «Una sorta di assurda emarginazione culturale», precisa Ferrario.
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