Ieri... oggi, è già domani - 01 maggio 2024, 01:00

"a dila tuta integra"" - devo dirla tutta

Giusepèn non ce la fa a star zitto e con la sua "a dila tuta intrega" (devo dirla tutta intera) si riferisce alla verità.

"a dila tuta integra"" - devo dirla tutta

Giusepèn non ce la fa a star zitto e con la sua "a dila tuta intrega" (devo dirla tutta intera) si riferisce alla verità. Non gli manca certo la "verve" nell'eloquio e, nel suo discorso, ci mette pure la passione. Con la storia della "raccolta differenziata", si manifestano talune circostanze che, da una parte recano stupore nei Cittadini e, dall'altra si incute nel Cittadino, lo spauracchio della multa salata, per i famosi "sacchetti blu" con tanto di microcip che consentono l'individuazione personale.

Da notizie raccolte negli ambienti comunali, si sa che per un certo periodo (quanto?) chi sgarra potrà "redimersi" senza far il furbo. "al vor dì" (si vuole dire) che in AGESP non si è pronti con la "mannaia" a punire i trasgressori o coloro che sbaglieranno a inserire nel "sacchetto blu" quanto il dispositivo richiede - nella "brochure" distribuita a suo tempo, c'è il "leggi e spiega" che sottolinea le modifiche, rispetto a come si faceva la raccolta, di solito; quindi, la tolleranza esiste e ciò sembra proprio un buon metodo per comunicare col Cittadino.

Proprio qui, Giusepèn vuole dire la sua. E lo fa col solito "cipiglio-Bustocco" che non ammette il mancato rispetto delle direttive. "s'a ga sucedi, Giusepèn?" (cosa succede, Giuseppino?) - "vo a idè in di buschi, quanta ramundua ghe dentar … sachi spurchi …. avanzi da cusina … e tuscossi ca 'sa buta via" (vai a vedere nei boschi quanti rifiuti hanno dentro …. sacchetti sporchi … avanzi di cucina …e tutto quanto si butta via) senza rispettare (questo lo aggiungiamo noi) come il Cittadino moderno e civile dovrebbe fare.

Giusepèn opera una precisa denuncia: "ghe tropa ramundua dua ghe'l verdu" (c'è troppa spazzatura dove dovrebbe esserci il verde) "e in se non chitài fioeu chi netàn" (non sono sufficienti i ragazzi che puliscono). A questo punto, Giusepèn riprende un mio vecchio pallino che riguarda proprio la pulizia dei boschi, ma non solo - pulizia a tutto spiano, come s'è mai visto prima - pulizia come dovere e come convinzione che potrebbe essere attuata con un semplice coordinamento dei valori.

Si dovrebbe (secondo noi) motivare il Cittadino a collaborare - ciò è possibile, remunerandolo. E, all'atto pratico, occorre offrire al Cittadino (con tanto di Delibera Municipale) una "remunerazione" per la collaborazione che il Cittadino offre. Come? Fissare dei parametri per il tipo di "rifiuto" raccolto - convincere il Cittadino che la raccolta casa-per-casa arrechi beneficio a chi la attua.

Stabilire per il "vetro" una tariffa - per la carta, un'altra tariffa - per l'umido, altra tariffa e, per gomme e quant'altro …. si butta nel bosco, ennesima tariffa. Agesp continua a svolgere come sempre, la raccolta differenziata normale, ma (ecco cosa propone Giusepèn) "ste ghe de àa genti a mùua, nisogn ga buta turnu a ramundua e i buschi i diventan bei neti" (se offri alle persone un incentivo, nessuno butta in giro i rifiuti e i boschi diventano nei puliti). Spiego a Giusepèn che l'iniziativa l'ho posta a suo tempo, sia al Sindaco, Dr. Antonelli e al Direttore Generale di Agesp, Dr. Carraro. Mi avevano risposto che non è fattibile, questa iniziativa, per il fatto che esistono Leggi Europee (sic) che vietano questo tipo di raccolta dei rifiuti. Allora (dico io), insisto e modifico la famosa proposta: si faccia in modo che il Cittadino porti al Centro Multiraccolta ogni tipo di rifiuto: al "Centro" c'è il Personale che valuta il tipo di "rifiuto" consegnato e rilascia al Cittadino una ricevuta con tanto di "peso" per la quantità raccolta, accompagnato dal "prezzo" relativo al tipo di rifiuto accettato.

Sarà il Comune -poi- a consegnare i "rifiuti" catalogati ai grossisti e incamerare il dovuto.

Giusepèn è d'accordo. noi ci limitiamo a insistere sul problema e auspichiamo un intervento CHIARIFICATORE da parte dell'Autorità Pubblica affinchè possa risolvere il problema.

Ci sarebbe poi modo di valorizzare il lavoro di chi …. è senza lavoro. Che potrebbe raccogliere (non solo nei boschi), ma pure nelle case private, il "rifiuto" che in quel momento diventa una RISORSA che "fa bene a tutti": Ambiente, Municipio e Cittadino!

 

Gianluigi Marcora

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