È stato successo pieno per la seconda edizione di “Canta con me”. Successo annunciato, non scontato, a partire dal cambio di location, dal Teatro Sociale al Manzoni. Ma organizzatori, partecipanti alla competizione canora, quanti hanno contribuito alla serata e si sono alternati sul palco, dai presentatori alla band/orchestra agli ospiti, hanno convinto tutti.
Dario Baldan Bembo ha eseguito “Aria” e regalato “Amico è”. «Una canzone che mi insegue» ha affermato col sorriso sulle labbra, aggiungendo: «Ho sempre avuto il desiderio di fare un concerto qui, a Busto Arsizio». Pollice alzato, in prima fila, dalla vicesindaco e assessore alla Cultura, Manuela Maffioli. Poi Le POP UP, CAD-Centro Arte Danza, Gianluca Arena, tutti ripagati da un pubblico partecipe ed entusiasta. Il classico spettacolo in cui, alla fine, vincono tutti, perché fare parte di un evento riuscito e coinvolgente appaga.
Ma è anche stata competizione vera tra i partecipanti alla gara, sedici, equamente divisi fra uomini e donne. Ha prevalso Lara Puglisi (con “Per sempre”, premio “Canta con me”, votata dal pubblico in sala). Hanno ottenuto riconoscimenti Simona Pregnolato (“Strano il mio destino”, Premio Città di Busto Arsizio), Irene Antonazzo (“Guardastelle”, Premio della Critica “Emilio Castiglioni”, assegnato da una giuria di musicisti), Anna De Bernardi (“Più su”, Premio della Stampa “Walter Maestri”).
Divertimento e non solo, nello show presentato da Luca Negri, Annalisa Cantando e Noemi Bertoldi. Grazie al ricordo di Emilio Castiglioni e Walter Maestri, cui sono intitolati gli omonimi premi, musicisti apprezzati e recentemente scomparsi. Grazie alla solidarietà: l’incasso va a Eva Odv – Centro antiviolenza. Emozionata, dopo la proiezione di un monologo di Noemi Bertoldi, la presidente del sodalizio, Emilia Barni, che ha scandito: «A un diritto innato, la dignità, non si deve rinunciare».
Comprensibile la soddisfazione degli ideatori Luca Negri (direttore artistico) e Roberto Billiani (direttore musicale). Così la vicesindaco Maffioli «Abbiamo bisogno di serate come questa, abbiamo bisogno anche di leggerezza, di uno spettacolo reso possibile da alte e qualificate competenze». Nel merito della causa sposata dalla manifestazione, la sottolineatura sulla sofferenza e sulla forza di tante donne nel mondo. Poi la sintesi: «Importante divertirsi per una cosa seria». Applausi scroscianti dal pubblico.
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