Ieri... oggi, è già domani - 10 aprile 2024, 05:00

"a dre a man" - subito

Una frase tanto cara a Giusepèn è "a egnu …. a dre a man" che, in buona sostanza vuol dire "subito", immediatamente, senza indugio, senza conoscerne le motivazioni.

"a dre a man" - subito

Una frase tanto cara a Giusepèn è "a egnu …. a dre a man" che, in buona sostanza vuol dire "subito", immediatamente, senza indugio, senza conoscerne le motivazioni. La traduzione letteraria è "vengo" per "a egnu" e "subito" per "a dre a man" - bello, poi specificare quel "a dre a man" che in Lingua Italiana significa "dietro alla mano" che equivale al "subito" specificato nel titolo.

E' inveterato nel Dialetto Bustocco da strada, quindi senza ulteriore spiegazione che il "a dre a man" non ha bisogno di altri chiarimenti. Il "subito" donato a una richiesta specifica è l'unica risposta da fornire a chi ha chiesto un aiuto o qualcosa di simile.

"comme d'abitude" (come usa fare Giusepèn) quando si dice "a dre a man" non si può derogare. Mi porti a casa? "a dre a man" - mi presti la tua vanga che la mia s'è rotta? "a dre a man" - mi offri un po' delle tue sementi che sono rimasto senza? poi te le ritorno appena le ho acquistate? "a dre a man" - ho bisogno che mi restituisci quanto ti ho prestato, Puoi darmelo? "a dre a man" oppure devo aspettare? - nel rapporto fra persone che si stimano, utilizzare l'espressione "a dre a man" (subito) equivale a una "parola d'onore". Guai turlupinare (prendere in giro) chi si fida del nostro "a dre a man" - significa perdere la fiducia, mancare in ciò che si è promesso, agire senza rispetto e, per gente che punta dritto alla verità, mancare al "a dre a man" diventa oneroso, quando non lo si rispetta.

Chiaro che, un impedimento qualsiasi, può andare oltre al "a dre a man": quindi, l'impedimento deve trovare una giustificazione palese e da "galantòm" (galantuomo) si deve avere il coraggio di ammettere la scusante che sicuramente sarà accettata da chi riceve le scuse. "par l'amui di Dio" (per l'Amor di Dio) può essere la risposta - "fa naguta" (fa nulla) può essere un'altra risposta - "m'e sucedù 'n pendizi" (mi è accaduto un impedimento) può essere un'altra giustificazione, ma, senza una precisazione all'impegno assunto col "a dre a man" si concretizza un misfatto, non perdonabile.

Certo che c'è un risvolto a quanto sopra: Giusepèn me lo fa notare. "Canti oltar t'e ghe di a to mòma -a dre a man- candu l'à ta ciamea par i compiti a scoea e ti t'e rispundei "a dre a mane" e t'e riei dopu mez'ua?" (quante volte rispondevi a tua madre -subito-  quando mamma ti chiamava per svolgere i compiti di scuola e tu rispondevi "subito" e arrivavi dopo mezzora?)

Già …. proprio vero - la frase può essere interpretata col classico evangelico "chi è senza peccato, scagli la prima pietra" o col più modesto "fate quello che dico, ma non quello che faccio" e qui, non c'è scusante che tiene - ha ragione il Papa quando dice "chi sono io, per…." - troppo facile trovare esempi per gli altri - occorrerebbe trovarli anche per noi.

Giusepèn sorride, non drammatizza, ma alla mia richiesta "a beàm ul Nocino?" (ci beviamo il Nocino?), risponde tronfio di gioia …. "a dre a man" - Grande Giusepèn!

 

Gianluigi Marcora

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