Cronaca - 07 aprile 2024, 08:00

Omicidio-suicidio a Gallarate, i vicini: «Persone affabili e simpatiche, non ci possiamo credere»

In via Sacconaghi tra chi non vuole parlare e chi ricorda la coppia con affetto

Omicidio-suicidio a Gallarate, i vicini: «Persone affabili e simpatiche, non ci possiamo credere»

Via Sacconaghi a Gallarate è stata sconvolta da una tragedia: i coniugi Roberto Iuliano e Nadia Gentili sono stati ritrovati senza vita nella loro abitazione dal figlio venerdì sera (LEGGI QUI). «Erano due persone affabili, simpatiche e sempre gentili», così li ricordano alcuni abitanti della via, gli altri preferiscono rimanere in silenzio.

«Non ci possiamo credere», queste le parole riguardo al fatto che, stando ad una prima ricostruzione, si tratterebbe di un omicidio-suicidio.

Dalle prime informazioni trapelate, sembrerebbe che il marito abbia prima ucciso la moglie, per poi togliersi la vita a sua volta, in quanto sarebbe stato escluso l’intervento di terze persone per via della mancanza di segni di effrazione.

Nessuno riesce a capacitarsi del motivo di un tale gesto, infatti, l’incognita resta il movente. Soprattutto se si pensa alle parole dei vicini di casa, che li conoscevano e li vedevano molto spesso.

A trovare i due corpi senza vita all’1B di via Sacconaghi è stato il figlio della coppia. Proseguono intanto gli accertamenti, per confermare l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, da parte degli inquirenti, guidati dal pubblico ministero Susanna Molteni.

Sempre secondo le prime ricostruzioni, la coppia potrebbe essere deceduta nei giorni precedenti a venerdì, ma questo potrà rivelarlo solo l’autopsia che nelle prossime ore verrà disposta dall’autorità giudiziaria.

Michela Scandroglio

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