Busto Arsizio - 05 aprile 2024, 08:00

«I nostri anziani meritano qualcosa di più». A Sant'Edoardo nasce Spazio Amico

Proverbi, nutrizione, storia bustocca, movimento e consigli antitruffe: così in parrocchia a Sant'Edoardo si chiama la terza età dando la possibilità di condividere tempo ed esperienze

Don Antonio Corvi, il parroco di Sant'Edoardo

Don Antonio Corvi, il parroco di Sant'Edoardo

Un'espressione sinonimo di anziano? Voglia di vivere. È questo desiderio, in parte represso dall'epoca della pandemia finalmente alle spalle, che i sacerdoti di Sant'Edoardo a Busto Arsizio hanno percepito durante le benedizioni lo scorso Natale. Non solo: «Il tutto è nato da una discussione nel Consiglio pastorale, all'inizio per programmare l'anno, siamo stati sollecitati anche dall'arcivescovo» spiega il parroco don Antonio Corvi.

Sensazioni e riflessioni che si sono unite e hanno dato vita a una reazione concreta. La creazione di Spazio Amico, nel salone di viale Alfieri 14. Ci si trova ogni martedì a partire dal 9 aprile per un pomeriggio che consenta di stare insieme in maniera coinvolgente. Una preghiera, alle 15, qualche parola su argomenti che toccano l'esistenza, una merenda e quelle porte aperte fino alle 18.

Quei temi sono molto vari. Il 9 aprile si comincia con lo stesso don Antonio e don Giorgio Zordan, insieme all'Equipe di Spazio Amico, che illustreranno la proposta. Il martedì successivo largo ai proverbi della Bibbia. Il 23 consigli utili per una buona alimentazione con la dietista Mimma Scorti. Si prendono "Appunti di storia bustocca" il 30 aprile con Franco Bertolli e Luigi Giavini. Dalle parole all'attività fisica il passo è breve fuor di metafora: ecco un incontro con il professor Maurizio Moscheni, docente di educazione fisica, il 7 maggio.

Istruzioni per l'uso anche contro i pericoli come le truffe. Ecco perché il 14 maggio sarà la volta di un interessante confronto con la Polizia locale che offrirà i propri consigli in tema di truffe, mobilità, comportamenti nel segno della sicurezza.

C'è molto da recuperare: «Il Covid - dice don Antonio - aveva sciolto iniziative precedenti. Ora ci sono serenità e competenze. Facciamo questa proposta, con il nostro taglio, è anche esperienza di parrocchia». Con l'idea, andando avanti, anche di far incontrare i ragazzi dell'oratorio e unire le generazioni. Con una convinzione: «I nostri anziani, meritano qualcosa di più».

Ma. Lu.

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