Sociale - 04 aprile 2024, 15:05

“Più di 21” e i suoi primi 20 anni: mostra, convegno e spettacolo per riflettere, costruire, stupirsi

L’associazione di Cassano Magnago che si occupa di persone con Sindrome di Down organizza un tris di iniziative per valorizzare quanto realizzato, fare il punto sui lavori in corso, guardare al futuro. I curatori che hanno affiancato i ragazzi nel lavoro su Pinocchio: «Abbiamo sviluppato una vera ricerca estetica». La psicologa Sara Pietrobon: «Parleremo della diversità che può diventare armonia, se riusciamo a sintonizzarci»

La presentazione delle iniziative per i 20 anni di "Più di 21"

La presentazione delle iniziative per i 20 anni di "Più di 21"

Vent’anni di attività, l’associazione “Più di 21”, nata a Cassano Magnago per dare voce alle persone con Sindrome di Down, arriva al giro di boa e rilancia il proprio impegno, sulla base di parole chiave che racchiudono esperienze passate, lavori in corso, propositi, obiettivi. Parole come “integrazione”, “inclusione”, “armonia”. Antonella Cibin, alla guida del sodalizio, ha presentato il tris di iniziative organizzato per l’anniversario (un convegno, una mostra e uno spettacolo in musica, parole e scenografie) con il sindaco, Pietro Ottaviani. La cui introduzione ha voluto sottolineare il “lungo raggio” dell’azione portata avanti da “Più di 21”: «Coinvolge ragazzi di Cassano Magnago e della Provincia, lavora su una realtà che ci coinvolge tutti. Compito delle scuole, delle istituzioni, del mondo culturale, sportivo e lavorativo è coinvolgere queste persone: dovremo cambiare per diventare un Paese migliore».

E al cambiamento l’associazione contribuisce. Così la presidente: «Siamo nati nel 2004 dalla determinazione di un gruppo di genitori per accogliere e accompagnare, per sensibilizzare in fatto di inclusione sociale, scolastica, lavorativa. Con noi ci sono famiglie e persone che ruotano intorno al tema della Sindrome, condizione genetica e non malattia. Oggi possiamo contare su un’equipe di professionisti, abbiamo accumulato esperienza in reti regionali e nazionali, l’associazione è un cantiere sempre al lavoro per dare una vita piena ai nostri ragazzi. E la forza per tutto questo arriva proprio da loro».

Nel merito delle iniziative  è intervenuta Sara Pietrobon, psicologa: «In questi anni i ragazzi hanno fatto tanto e il programma riflette anche questo. La mostra è dedicata a Pinocchio, si parte il 6 aprile, alle 17, nella nostra Officina Onirica, mentre il 13 è in programma il nostro primo convegno (locandine in fondo all’articolo), e il 4 maggio, alle 21, tocca allo spettacolo. Sull’esposizione: negli ultimi due anni siamo entrati in tutte le scuole di Cassano. Ultimamente, in particolare, nelle primarie.  Abbiamo invitato i bambini alla mostra e le adesioni sono state tante che abbiamo dovuto aggiungere date per le visite».

Laura Saporiti e Alberto Ponti hanno affiancato i ragazzi per mostra e spettacolo: «Abbiamo prodotto disegni, dopo uno studio sui personaggi, piccole e grandi sculture, tre sono alte più di due metri. C’è stata una vera ricerca estetica, il risultato si apprezza indipendentemente dal fatto che sia realizzato da ragazzi con Sindrome di Down. Si nota uno scambio di visioni differenti. I laboratori collegati alla mostra, proposti alle elementari e alcune medie, decontestualizzano la realtà e ricompongono in maniera creativa».

Quanto allo spettacolo, anch’esso dedicato a Pinocchio («…che disobbedisce e la disobbedienza è una fase di crescita importante perché porta a differenziarsi, a prendere coscienza di un “io”») impegnerà attori e musicisti professionisti. Fra l’altro con la colonna sonora del celebre sceneggiato Rai di Comencini, firmata Fiorenzo Carpi, grazie alla disponibilità della vedova dell'autore è stato possibile lavorare sulle composizioni originali: «Quanto fatto dai nostri dovrà misurarsi, essere all'altezza di quella qualità».

Infine il convegno. Ancora Sara Pietrobon: «Ci è sembrato giusto organizzare una giornata che non fosse solo una presentazione delle nostre attività ma che evidenziasse i diritti. Svilupperemo, con relatori autorevoli, una riflessione e un confronto sull’inclusione sociale e scolastica per persone con Sindrome di Down e, in generale, con disabilità. Parleremo di lavoro, per noi fondamentale, con aziende che hanno assunto nostri ragazzi e che hanno maturato una loro riflessione in merito. Parleremo della  diversità fatta dalle unicità, da caratteristiche che possono diventare armonia se riusciamo a sintonizzarci, come avviene con gli strumenti di un’orchestra».

Stefano Tosi

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