Politica - 19 marzo 2024, 20:37

Trenord, Azione si mobilita: «Non la scusiamo per il ritardo». Binaghi: «Più attenzione agli utenti»

Il partito di Calenda in campo a tutti i livelli, dai territori al Parlamento passando per la Regione, sul tema del trasporto pubblico. Il consigliere lombardo Vizzardi e i referenti provinciali hanno fatto il punto a Palazzo Pirelli, presentando i problemi di ciascuna area e mettendo sul tavolo proposte e iniziative. Il segretario varesino ha posto l’accento su una comunicazione carente in caso di disservizi. Giovedì mattina volantinaggio alla stazione di Busto

Trenord, Azione si mobilita: «Non la scusiamo per il ritardo». Binaghi: «Più attenzione agli utenti»

«Troppi disagi. No, non scusiamo Trenord per il ritardo». Azione si mobilita a tutti i livelli, dai territori al Parlamento passando per la Regione, sul tema del trasporto pubblico in Lombardia. Il consigliere regionale Massimo Vizzardi e i referenti provinciali del partito hanno fatto il punto questa sera a Palazzo Pirelli, presentando i problemi di ciascun territorio e mettendo sul tavolo proposte e iniziative. Presenti anche alcuni rappresentanti dei pendolari e, in collegamento, i parlamentari del partito di Carlo Calenda (quest’ultimo ha inviato un videomessaggio). La provincia di Varese era rappresentata dal segretario Franco Binaghi. Il prossimo step sarà tra i pendolari in venti stazioni lombarde: dopodomani, giovedì 21 marzo, ci sarà un volantinaggio allo scalo delle Nord in via Monti a Busto Arsizio.

«Ritardi e soppressioni. Il modello è l’Emilia Romagna»

«Quella di stasera è un’iniziativa del gruppo regionale condivisa con le segreterie provinciali per dire a Trenord che non la scusiamo per ritardo – ha esordito il consigliere lombardo Vizzardi –. Nel 2022, il 17 per cento treni era in ritardo con 70 soppressioni al giorno, spesso negli orari di punta. Non è accettabile. Questo disservizio ci costa, sia perché i biglietti di recente sono aumentati, ma anche come Regione. Anziché fare una gara, Trenord è stata confermata per altri 10 anni, con un investimento di 6 miliardi».

Vizzardi ha aggiunto il problema della «rete non adeguata. Ci sono zone che non sono assolutamente ben servite». Per questo il gruppo regionale ha avanzato una serie di proposte che comprende maggiori investimenti in quelle aree. Ma anche la messa a gara del servizio e alcune agevolazioni: «In altre realtà, come l’Emilia Romagna, lo scorso anno 213mila ragazzi non hanno pagato nulla per i mezzi di trasporto fino ai 14 anni, mentre tra i 14 e i 18 soltanto per certi livelli di reddito delle famiglie».
L’obiettivo di Azione – che al Pirellone siede sui banchi dell’opposizione – è proprio quello di «avvicinare il sistema lombardo ad esempio a quello dell’Emilia Romagna. Stiamo lavorando molto per questo con una serie di proposte».

«Fare subito di più per la comunicazione»

Il leader del partito Calenda ha rimarcato attraverso un videomessaggio che «la mancanza di concorrenza incide su costi e qualità del servizio. È una battaglia fondamentale ed è importante che Azione su questo temi ci sia, perché né destra né sinistra ci seguono».

Poi ogni referente provinciale ha elencato i cahiers de doléances del territorio di riferimento. Il segretario varesino Binaghi, ai gettonatissimi problemi legati a «ritardi, guasti tecnici, sovraffollamento», ha aggiunto quello della comunicazione: «A fronte di disagi ci sono comunicazioni vaghe, generiche, a volte contraddittorie – ha detto, supportato dalle testimonianze di alcuni utenti presenti –. Ho fatto il pendolare per anni e i problemi sono sempre gli stessi. Quantomeno informino con puntualità gli utenti e motivino i disservizi. Oggi le cose non vanno bene e questo è la dimostrazione di una mancanza di attenzione da parte dell’azienda nei confronti dei propri utenti. Su questo aspetto si potrebbe intervenire da domani mattina».

In ascolto dal Parlamento. Gelmini: «Basta alibi»

Ad ascoltare i rappresentanti dei territori – oltre alla consigliere politica al Parlamento europeo Caterina Avanza, che ha insistito sulla necessità di potenziare le infrastrutture – c’erano anche alcune parlamentari pronte a portare (o riportare) il tema nei palazzi romani. «Una connessione insufficiente e inadeguata ha conseguenza anche sulla capacità della Regione di diventare competitiva a livello nazionale ed europeo», ha evidenziato l’onorevole Elena Bonetti.

La collega deputata Giulia Pastorella, membro della commissione trasporti, ha rivelato che «da tutti i partiti di opposizione emergono questi disagi, ma le risposte fino a ora sono state un muro di gomma e non c’è stata la volontà di mettere mano a una competenza che è sì regionale, ma un pungolo da parte del governo potrebbe aiutare».
La deputata si è detta pronta a farsi portavoce dei comitati e lo stesso ha fatto la senatrice Mariastella Gelimini, affiancata dalla collega Giusy Versace: «Sul tema gli alibi sono terminati - ha affermato l'ex ministra -. È un problema annoso che ha causato gravi disagi ai lombardi. Il nostro compito è attenzionare chi governa su questa tematica e siamo pronti a collaborare o a incalzare la maggioranza perché si trovino soluzioni adeguate per cittadini che pagano fior di tasse».

Riccardo Canetta

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