Una tematica che cammina tra visibile e invisibile. Anche i giovani del centro Stoà saranno protagonisti di Filosofarti, inserendosi nella tematica che il festival della filosofia ha lanciato quest’anno. Lo faranno parlando di “Amore” o meglio un “Dialogo sull’amore: mente e cervello a confronto” e saranno guidati dal professor Paolo Iervese, stimato docente del liceo Crespi nonché psicoterapeuta e tre giovani esperti: John Matteo Bertone, Giovanni Alberto Galli e Virginia Stefani in un evento patrocinato dal Comune di Busto.
Insieme porteranno una visione dell’amore approfondita attraverso la neuroscienza, la filosofia e la teologia. L’idea è quella di mettere in luce i punti in comune e le diversità che questo macro-tema porta con sé in modo curioso e interattivo.
Come il cervello (il visibile) è collegato alla parte invisibile quindi il pensiero, la coscienza? Come dialogano tra di loro? Cosa c’è di visibile nell’amore e quali invece sue caratteristiche non Io sono? E allora…cos’è l’amore?
«Dunque un’espressione di un sentimento, invisibile, che si rende concreto e tangibile nei suoi gesti e nelle sue manifestazioni – spiegano - Che nasce da una base senz’altro fisica, il cervello, ma che non è mai solo quello. Vi invitiamo in un viaggio insieme dove queste discipline saranno messe a confronto e dialogheranno fra loro per portare alla luce il visibile e l’invisibile dell’amore».
L’appuntamento è per domenica 17 marzo alle 21 al centro giovanile Stoa di via Tettamanti 4 a Busto Arsizio.
Così anche quest’anno Stoà aderisce al festival della filosofia. È da anni che il centro è al fianco dell’iniziativa e crede nella bellezza di creare occasioni per fondere arte e filosofia. È un momento per riflettere insieme su tematiche non scontante, nel quale il centro giovanile rende ancora una volta protagonisti i giovani.