Un corpo a corpo sul filo dei 320 km orari. Come non dare voce alla gara più bella di moto, quella che si corre tutti insieme come tanti anni fa lungo la costa nord dell’Irlanda, a pochi passi dall’Oceano, che sfiora le case e i pali della luce, quella dove il brivido della velocità si respira da vicino? A dare voce alla North West 200, la gara più entusiasmante con la partenza direttamente dalla griglia e che dà vita a un corpo a corpo sul filo della velocità è un giornalista bustocco: Giovanni Cortinovis. Presenterà il libro giovedì 8 febbraio alle 21 in sala Pozzi. Insieme a lui ci sarà anche Carlo Canzano, decano del giornalismo motociclistico e che tra l’altro ha firmato la prefazione del libro.
«Racconto di una competizione motociclistica dell’Irlanda del Nord che si corre dal 1929 – spiega – Un evento gratuito che richiama 100mila spettatori. La peculiarità è che si tratta di una gara stradale con passaggi vicino alle case. Riveste un certo fascino. L’ho conosciuta nel 2005 e a partire dall’anno successivo l’ho frequentata per sette edizioni. La definisco la gara più bella al mondo: in una cornice unica con l’Oceano, un posto da cartolina e per la bellezza: si corre tutti insieme in strada, con il pubblico a pochi metri di distanza».
Così Giovanni Cortinovis, 51 anni, giornalista-collaboratore anche della Gazzetta dello Sport e di Motosprint (dove da 4 anni ha una rubrica), delll’Eco di Bergamo, nonché addetto stampa e responsabile marketing della Pro Patria calcio dal 2000 al 2002, ha messo mano all’evento sportivo Outdoor più popolare d’Irlanda. Ma non parla solo della competizione, racconta anche le storie legate alla gara, i piloti italiani e stranieri che hanno partecipato, una guida per il viaggio e la storia dell’Irlanda del Nord. Così nel libro compaiono anche i secolari conflitti tra cattolici e protestanti che hanno portato la nazione a dividersi in due: il nord sotto la corona inglese e il sud indipendente. Dunque il testo è diviso in tre parti: la prima, dal titolo “Scoprire la North west 200” e conoscere l’Irlanda del nord”, la seconda su “La storie, le storie” e la terza sulla pianificazione del viaggio. Nelle pagine finali, statistiche, tabelle, curiosità e risultati.
Insomma «un documento – spiega Canzano nella prefazione – che in Italia non esiste e che rappresenta una piccola Bibbia, nella quale l’autore ha cercato di riportare tutto, ma proprio tutto, con la sua abituale, rigorosa, maniacale precisione. A costo di inondarci di statistiche e numeri che portano inevitabilmente alla scoperta di personaggi protagonisti di imprese sportive, ma anche di record, coincidenze e persino superstizioni».