Accompagneranno gli sguardi dei pendolari e non solo, in un contesto più piacevole, combatteranno il calore e l'inquinamento. Sono gli alberi che cresceranno nelle aree della stazione di Castellanza all'interno del progetto "Piantalalì.
Settecento piante e arbusti cresceranno grazie a Fnm e Trenord, che oggi hanno presentato anche un analogo progetto a Gerenzano, qui 2.300 alberi.
Piantagione e riforestazione
Nei due Comuni - ma prossimamente verranno illustrati i progressi anche in altre città, come a Busto Arsizio - hanno preso il via nelle scorse settimane i cantieri verdi del progetto di piantagione e riforestazione avviato dalle due aziende «per restituire valore al territorio intorno alla ferrovia e ricostituire le reti ecologiche, in ottica di sostenibilità».
Partner scientifico è Fondazione Lombardia per l'Ambiente, che ha individuato le aree, definito e progettato gli interventi, dialogato con i Comuni.
Oggi alla stazione di Castellanza c'erano il sindaco Mirella Cerini e l'assessore Claudio Caldiroli, il direttore della comunicazione di Trenord Paolo Garavaglia e tutte le figure coinvolte nel progetto. Ha spiegato nel dettaglio Giusi Rabotti, agronoma e progettista Fla: «Un importante filare di tigli inquadra e accoglie in quest'area al di fuori della stazione. Poi ci sono piccoli gruppi di arbusti... Abbiamo scelte piante autocyone, le più rappresentative». Anche il direttore dei lavori Gianluca Larroux si è soffermato sul tipo di piante e le loro caratteristiche, a partire dai carpini per creare delle vere e proprie "carpinate" capaci di accompagnare i viaggiatori e in generale gli abitanti di Castellanza. O ancora Barbara Raimondi, biologa, ha ricordato l'impatto degli alberi anche nel diminuire la temperatura e migliorare il microclima urbano.
Garavaglia ha sottolineato: «Volevamo creare un progetto scientifico, per questo ci siamo affidati a Fla».
Il sindaco Cerini soddisfatta della svolta che si dà a livello ambientale e non solo, nei due. «Una sfida che avete colto, anche sull'altra area, di 10mila metri quadrati, a cavallo tra un'urbanizzazione e invece un ambito fortemente green».
La speranza è anche che il bello attiene il bello, che anche alcuni spettacoli come quelli che si potevano osservare oggi di bottiglie o altri rifiuti abbandonati nell'erba non si ripetano.
Cosa cambia
A Castellanza saranno infatti due le zone riqualificate da "Piantalalì", per 15mila metri quadrati, che accoglieranno appunto 700 arbusti e alberi. La prima è tra via Piemonte e via Azimonti, implementerà i nuclei di boschi e specie arboree tipiche di questa zona, su un'area di circa un ettaro nei pressi del Parco Alto Milanese. Un bel biglietto da visita per i tanti frequentatori
Quindi, la seconda zona vicino ai parcheggi della stazione, a ovest di via del Maggiolo. Un prato alberato consentirà, soprattutto in estate, di «contrastare il fenomeno delle isole di calore, favorendo l'ombreggiamento e contrastando l’evaporazione l’umidità del suolo».
Cos'è
Piantalalì rientra nel percorso di riqualificazione urbana ed extraurbana avviato con Fili, il progetto promosso da Regione Lombardia, Fnm, Ferrovienord e Trenord. Così si vuole delineare un nuovo significato ai principali centri di collegamento ferroviari e tracciare una diversa identità
architettonica e ambientale. L'idea è di trasformare l'asse Milano-Malpensa in un'«arteria di scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità», dalle stazioni alle zone vicine.
IL VIDEO