Economia - 23 novembre 2023, 07:00

Il futuro della logistica: tendenze e prospettive

Quello della logistica è senza dubbio un panorama molto dinamico, con tendenze emergenti destinate a condizionare il futuro del settore.

Il futuro della logistica: tendenze e prospettive

Quello della logistica è senza dubbio un panorama molto dinamico, con tendenze emergenti destinate a condizionare il futuro del settore. Da un lato l’impatto delle nuove tecnologie, dall’altro lato l’importanza sempre più significativa rivestita dal tema della sostenibilità: sono queste due delle più importanti sfide che dovranno essere affrontate dal settore logistico negli anni a venire. La concentrazione delle materie prime, inoltre, richiede l’impiego di strategie di nearshoring, con l’attivazione di meccanismi di economia circolare e al tempo stesso la creazione di centrali di acquisto grazie a cui sia possibile garantire un miglior approvvigionamento dei fornitori.

L’evoluzione della supply chain

Parlare di evoluzione della supply chain vuol dire puntare su due direttrici fondamentali quali la digitalizzazione e l’automazione. La crescita sostenibile e la cosiddetta supply chain equity sono aspetti di primaria importanza, mentre l’innovazione di servizio e di prodotto può essere ottenuta unicamente tramite una gestione omni o multi canale. Sarebbe, inoltre, auspicabile diversificare per quanto possibile le fonti di approvvigionamento dei prodotti: un obiettivo che può essere raggiunto unicamente mediante l’integrazione di logistica e pianificazione. L’interconnessione della supply chain, d’altro canto, è un obiettivo che può essere conseguito grazie a piattaforme di logistica e di acquisto che consentano di incrementare gli standard di efficienza, sempre senza trascurare l’importanza di processi connessi digitalmente.

Il ruolo del magazzino

Come dimostra l’esperienza di aziende come LCS Group, il magazzino ha un ruolo sempre più importante in un contesto in cui risulta strategica la consegna di prodotti e merci. Il futuro della logistica non può che essere più sostenibile e al tempo stesso più digital, anche in virtù della diffusione del commercio elettronico. Nessuna dimensione del processo logistico può evitare di prestare attenzione al tema della sostenibilità, che riguarda non solo il magazzino, ma anche il packaging, i trasporti, la gestione degli imballaggi, e così via. In tutti i casi, lo scopo deve essere quello di limitare l’impatto ambientale di tutta la filiera. Per altro, nel comparto della logistica si sta registrando un interesse sempre più elevato nei confronti dei servizi avanzati, con riferimento alle soluzioni di logistica 4.0, all’integrazione dei flussi informatici e fisici e alle sinergie, in vista di un universo in evoluzione costante.

I trend del settore

Il modello just-in-time è destinato a essere accantonato, o comunque affiancato da nuove soluzioni, in un contesto che deve fare i conti con incertezze dovute anche allo scenario economico, politico e – purtroppo – bellico globale. Senza dimenticare gli effetti del cambiamento climatico, che comporta la necessità di affrontare una sfida sia ecologica che economica. Serve dunque mette a punto una supply chain che possa essere considerata resiliente, vale a dire competitiva ma comunque capace di reagire alle incertezze che caratterizzano il mercato. Ma che cosa vuol dire, di preciso, che il sistema di gestione just-in-time è entrato in crisi? Semplicemente, che situazioni locali rischiano di rappresentare un problema forte per l’interdipendenza e l’interconnessione fra gli operatori globali. Così, il modello che prevede di ridurre gli stock al minimo per privilegiare un flusso costante di approvvigionamento tale da impedire l’interruzione della produzione deve essere perlomeno ridefinito, o comunque affiancato da una strategia che permetta di rendere meno impattante l’interdipendenza globale. È per questo che il magazzino ritorna centrale, poiché si impone la necessità di incrementare le scorte di sicurezza, mentre strategie di friendshoring e reshoring permetteranno di ridurre le filiere di approvvigionamento.

Le caratteristiche del magazzino ideale

Al fine di ridurre i costi, è essenziale cercare di ottimizzare gli spazi di magazzino. Tale obiettivo può essere raggiunto seguendo diverse strade, non alternative ma complementari fra di loro: si tratta di ridurre gli sprechi di spazio cercando di aumentare la quantità di merce che viene stoccata. I magazzini automatici verticali sembrano essere la risposta a tale esigenza, dal momento che a parità di merce stoccata l’estensione del magazzino si riduce; lo sviluppo in verticale, poi, assicura un consistente risparmio di spazio. Ottimizzare lo spazio di stocking, magari con la possibilità di configurare il magazzino in base a specifiche esigenze, aiuta a garantire la sostenibilità dei costi.

Il futuro dei processi automatizzati

I magazzini del futuro, dunque, saranno più smart, tali da assicurare la piena automatizzazione dei processi. Consentiranno così di beneficiare del massimo della flessibilità, grazie all’impiego di tecnologie emergenti quali l’intelligenza artificiale e il machine learning. Il ricorso a sistemi digitali permette di automatizzare numerosi processi logistici, mentre le soluzioni di Internet of Things non solo aiutano a ridurre gli errori, ma contribuiscono anche a ottimizzare i flussi logistici. La raccolta automatizzata delle informazioni e la loro analisi sono il viatico per una gestione più efficiente dell’inventario. WMS in cloud e data mining per la gestione predittiva sono altri due aspetti da cui non si potrà prescindere per un accesso completo alle informazioni necessarie nel comparto della logistica. 

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