Busto Arsizio - 23 novembre 2023, 18:10

Scarpe rosse davanti alle scuole dell’istituto Galilei: «Per tutte “le Giulia” e perché non ce ne sia mai più nessuna»

Tutti in marcia, simbolicamente, a partire dai bambini e dalle bambine che saranno gli adulti di domani. I plessi di Borsano e Sacconago hanno aderito al progetto del gruppo Missione Fantastica in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Scarpe rosse davanti alle scuole dell’istituto Galilei: «Per tutte “le Giulia” e perché non ce ne sia mai più nessuna»

Tutti in marcia, simbolicamente, a partire dai bambini e dalle bambine che saranno gli adulti di domani. Le scuole dell’istituto comprensivo Galieo Galei di Busto Arsizio, guidate dalla dirigente Patrizia Isabella, hanno aderito al progetto per Bookcity “Scarpe rosse in fila” del gruppo Missione Fantastica composto da Caterina Misuraca, Valentina Martin, Rossella Aucelli, Anna Fabrizi, autrici del libro “La Bellezza salverà il mondo”.
Così questa mattina, con l’approssimarsi della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre, i marciapiedi e gli spazi davanti alle elementari Rossi e medie Parini di Borsano e alle elementari Negri e medie Galilei di Sacconago sono stati occupati da una lunga fila di origami a forma di scarpe.

Il progetto ha coinvolto bambini e genitori, proprio nei giorni in cui tutto il Paese è ferito dall’ennesimo femminicidio, quello di Giulia Cecchettin.
«Oggi è stato un giorno molto significativo per il nostro istituto – osserva Giuliana Genoni, referente del plesso Rossi –. Da sempre siamo impegnati in prima linea con iniziative che contrastano la violenza di genere, tema su cui sentiamo di dover educare i nostri alunni».

Ecco dunque la scelta di aderire al progetto di Missione Fantastica: «Dai più piccoli ai più grandi, fino ai genitori che da sempre sono la nostra colonna portante, ci siamo messi in moto – spiega la docente –. Di certo non avremmo mai pensato (e mai avremmo voluto) ritrovarci a lavorare con i fatti di cronaca di questi giorni che aleggiavano nell’aria. Fra le note di una canzone, di una storia, di una poesia per i più piccoli e fra le pieghe di un origami con cui gli alunni della secondaria hanno costruito le scarpette rosse, abbiamo parlato di amore, di rispetto, di non violenza. Siamo diventati “grandi”, con la didattica e con la vita, per la vita».

Significativo il colpo d’occhio: «Stamattina una lunga fila di scarpe rosse ha percorso le strade che conducono ai nostri plessi – racconta Genoni –. A posizionarle alunni, docenti, collaboratori scolastici e genitori, tutti con addosso qualcosa di rosso come segno distintivo. E tutti con ben chiaro in testa il vero significato: per tutte “le Giulia” e perché non ce ne sia mai più nessuna».

R.C.

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