Busto Arsizio - 22 novembre 2023, 21:41

VIDEO. All’ingegner Peron che sogna Parigi il premio Carlo Speroni. Il nipote: «Come l’ultima Olimpiade di mio nonno»

Questa sera il presidente Panathlon Giovanni Castiglioni e Carlo Speroni hanno consegnato il premio all’atleta tradatese, che ha come obiettivo le Olimpiadi del prossimo anno. «Una scelta coraggiosa, che arriva dopo un anno dove ho corso forte: un secondo e sette dal minimo per le Olimpiadi. C’è tutta una vita per stare davanti al Pc e fare i calcoli»

VIDEO. All’ingegner Peron che sogna Parigi il premio Carlo Speroni. Il nipote: «Come l’ultima Olimpiade di mio nonno»

«La scelta di abbandonare la professione di ingegnere non è stata dettata dal capriccio. A certi livelli l’allenamento diventa un lavoro, ci si allena anche due volte al giorno facendo attenzione ai recuperi, riposo e tanto altro che richiede una preparazione per partecipare alle Olimpiadi». Jacopo Peron è sì un dreamer che ha conquistato questa sera, mercoledì 22 novembre, al Palayamamay il premio Carlo Speroni, ma il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi non è una chimera, ma con i suoi tempi, si sta concretizzando sempre più.

Ed è proprio questo lato dell’eterno Peter Pan che è piaciuto agli organizzatori del 51simo premio Carlo Speroni, Panathlon Malpensa con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio e la famiglia Speroni, che hanno pensato bene di consegnare un incentivo economico all’atleta di Tradate, classe 1996, che corre gli 800 metri in 1’46’’57. Gli bastano meno di due secondi per raggiungere il possibile 1’44’’70, limite per la qualifica alle Olimpiadi di Parigi e così ha deciso di costruire un progettino chiedendo due anni di aspettativa dal lavoro.

«Si tratta di una tradizione consolidata da tantissimi anni. Questa volta il format è un po’ diverso del solito – ha detto Carlo Speroni - Abbiamo deciso di premiare un atleta un po’ fuori età rispetto ai ragazzi delle passate edizioni, ma ha questo grande sogno. Del resto l’ultima Olimpiade di mio nonno è stata proprio quella di Parigi. 99 anni fa».

Una tradizione consolidata, ma che «finalmente torna a Busto Arsizio – come ha precisato il presidente Panathlon Giovanni Castiglioni – Si stringe ancor di più il legame tra una delle icone sportive e culturali e sociali della nostra città».

Testimonial della serata un altro atleta mezzofondista, Pietro Arese, allenato dal medesimo allenatore di Jacopo Silvano Danzi. Jacopo oggi corre per la società Varese Atletica ed è allenato da un suo ex avversario, Roberto Severi. «Pratico atletica da quando avevo nove anni – ha raccontato – All’inizio mi cimentavo un po’ in tutte le specialità, poi dal 2012 mi sono allenato più seriamente dedicandomi al mezzofondo». Di tutto rispetto anche il suo record nei 400 con 48’’ e 31. Ventisette anni, laureato ingegnere meccanico nel 2021 e assunto all’Atos di Sesto Calende per la ricerca e lo sviluppo, ha deciso dunque di prendersi due anni di stop.

Ad aprire la cerimonia questa sera la formula e il giuramento dell’associazione, che da questa sera ha visto lievitare le fila con due membri in più: Carlo Silli e Marco Cortesi.

Ad applaudire Peron anche l’assessore allo sport di Busto Arsizio Maurizio Artusa, la presidente del consiglio comunale Laura Rogora, il consigliere Orazio Tallarida, il presidente Liuc Riccardo Comerio e per i carabinieri il tenente colonnello Andrea Poletto e il luogotenente Francesco Caseri. 

IL VIDEO

Laura Vignati

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