«Vedo sempre cortei di donne, adesso siamo noi uomini che dobbiamo metterci la faccia», queste le parole del sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, alla presentazione della fiaccolata “Gli uomini in cammino contro la violenza sulle donne” che si svolgerà lunedì 27 novembre, realizzata dall’amministrazione comunale insieme a Eva Odv.
«Abbiamo scelto di fare questo corteo. Sicuramente ci farà piacere se verranno anche delle donne, ma sarebbe bello se fossero ad aspettarci all’arrivo in piazza Trento», ha spiegato il primo cittadino. La fiaccolata partirà da piazza mercato dove c’è il muro dedicato a sensibilizzare contro la violenza sulle donne.
«Allo stato attuale delle cose non vedo grosse possibilità di uscita da questo problema e allora, forse, potremmo essere noi uomini a denunciare – ha spiegato Antonelli – noi come amministrazione abbiamo invitato tutto il mondo maschile: associazioni, società sportive e civili a partecipare. Ma per me la cosa più importante è che ci siano i nostri ragazzi».
L’assessore ai Servizi Sociali, Paola Reguzzoni, si è soffermata su un concetto che alla luce degli ultimi eventi di cronaca è di fondamentale importanza: «Il femminicidio è una tragedia, ma è solo la punta dell’iceberg».
Grande ruolo nella possibile prevenzione di questi fatti, secondo la vicesindaco Manuela Maffioli, è «la cultura, che può essere uno strumento efficace attraverso i contenuti ma anche sortire un effetto indesiderato, un esempio sono i testi delle canzoni che i nostri giovani ascoltano oggi, che sono pieni di violenza».
Per tutta l’amministrazione, dunque, sarà importante il coinvolgimento delle scuole, di cui si sta occupando l’assessore Daniela Cerana: «Dai ragazzi sta emergendo che uno dei maggiori problemi è l’estremo senso di possesso unito alla difficoltà di accettare un “no”. Quest’ultimo è una questione di educazione, che sta alla famiglia, non abituarli al “no” porta ad essere disorientati davanti al primo che ricevono». Ma è emerso anche un grande coinvolgimento, che fa ben sperare: «Hanno l’idea di voler prendere il distacco, quando gli ho dato la comunicazione sono stati contenti perché è un modo per loro di poter dire “noi ci dissociamo, noi non siamo così, siamo contro a queste cose”».
Anche gli assessori Maurizio Artusa (sport) e Mario Cislaghi (politiche istituzionali) sono al lavoro nei loro ambiti per coinvolgere più persone possibili. E poi il sindaco ha rivelato che chiederà «a monsignor Pagani di dirlo durante le messe del fine settimana e ai sindaci di tutti i territori limitrofi».
Infine, un ringraziamento è andato alla «Polizia Locale che ci chiuderà le strade del percorso», che sono: via Ariosto, via Foscolo, via Mazzini, via Bramante, piazza Santa Maria, via Cavour, piazza San Giovanni, via Milano, piazza Garibaldi, via Crespi.
Insomma, un intero giro del centro di Busto Arsizio per poi arrivare in piazza Trento. Proprio per questo, la vicesindaco Maffioli, che è anche assessore allo sviluppo economico, ha già chiesto ai commercianti di «esporre qualcosa di rosso».