Busto Arsizio - 16 novembre 2023, 12:42

Busto, al via il primo cantiere del Pnrr. L’ex carcere si trasforma

VIDEO. Prenderanno il via lunedì 20 novembre gli interventi di riqualificazione dell’ex carcere austriaco di via Borroni, dove troveranno posto dei nuovi spazi per la vicina biblioteca. Dovranno essere terminati entro marzo 2025

Busto, al via il primo cantiere del Pnrr. L’ex carcere si trasforma

Prenderanno il via lunedì 20 novembre gli interventi di riqualificazione dell’ex carcere austriaco di via Borroni, in pieno centro a Busto Arsizio.
Un momento a suo modo storico: si tratta infatti del primo cantiere tra quelli finanziati nell’ambito del Pnrr e in particolare del programma Pinqua che comprende anche i lavori nell’area dell’ex calzaturificio Borri e del Conventino. I tre progetti hanno ottenuto un finanziamento di 15milioni 150mila euro.
L’intervento è stato presentato questa mattina in sala Monaco. Una scelta non casuale: la struttura, infatti, ospiterà dei nuovi spazi per la vicina biblioteca.

«Si rivoluziona la città»

«È il primo dei tanti interventi che rivoluzioneranno la città – sottolinea il sindaco Emanuele Antonelli –. Questo è uno degli edifici più storici tra quelli su cui interverremo ed è in pieno centro. Era in disuso da tanti anni ed è un peccato, perché è molto bello. È stato un lavoro faticoso per i nostri dirigenti e gli uffici, che ringrazio. Abbiamo tempi ristretti: entro marzo 2026 tutto deve essere collaudato».

Il progetto ha un costo di 2.350.000 euro, dei quali oltre 1.4 milioni per lavori (1.332.000 a seguito del ribasso in fase di gara). Il finanziamento del Pnrr ammonta a circa 950mila euro.
I lavori sono stati affidati all’impresa Vecchierelli Restauri di Romano di Lombardia, che si è giudicata anche quelli per l’ex oratorio di Sacconago ed è stata autrice tra gli altri – come rivelato dal titolare Angelo Vecchierelli – degli interventi su un’ala dell’Accademia Carrara a Bergamo, Palazzo Venezia a Roma, piazza dell’Orologio a Clusone e sul monastero di Lonate Pozzolo.
Dovranno essere terminati entro 450 giorni, quindi non oltre marzo 2025.

«Biblioteca polo culturale sempre più importante»

La vicensindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli ha parlato di «una progettualità che non resta sulla carta ma trova una propria sostanza e concorre insieme a tutti i cantieri che si avvieranno a imprimere una svolta importante alla nostra città. Negli ultimi tempi abbiamo seguito molto da vicino il progetto per monitorarne l’evoluzione. Questo è l’unico fra quelli del Pnrr a destinazione completamente culturale. Sarà destinato a ospitare degli spazi nuovi per la nostra biblioteca, che sta diventando sempre più un polo culturale importante».

29mila gli ingressi tra il primo ottobre e ieri, una media di circa 750 persone al giorno. Numeri che spiegano la necessità di ulteriori luoghi per leggere e studiare, con un caffè letterario al piano terra aperto sull’esterno.
Maffioli ha evidenziato che il progetto è stato presentato al festival Città in Scena a Brescia e sarà nuovamente illustrato a dicembre nella tappa finale all’Auditorium della musica di Roma: «Ci saranno 48 comuni e siamo orgogliosi che Busto sia stata chiamata tra gli undici non capoluogo di provincia», spiega la vicesindaco, che ha anche ricordato il progetto di fiber art degli Urban Solid che nei mesi scorsi ha interessato la struttura (leggi qui).

Antico e nuovo convivranno

Rolando Pizzoli, uno dei progettisti del team composto anche da Davide Tortorelli e Roberto Mascazzini, non nasconde che «questo edificio è più conosciuto all’estero che a Busto. È stato interessato da  articoli internazionali ed è un bel marchio per la città».
Le antiche carceri austriache vennero realizzate tra il 1851 e il 1854: «Oggi si possono ancora trovare le celle, considerate salubri e all’avanguardia per l’epoca. Qui ci sono le testimonianze lasciate dai detenuti, attraverso delle incisioni saranno conservate e messe sotto protezione».

Il principio progettuale ispiratore è proprio quello del minimo intervento, con la più ampia salvaguardia della struttura originaria: «Antico e nuovo convivranno», anticipa Pizzoli. Sul lato settentrionale dello stabile, che attualmente confina col parcheggio, saranno realizzate le scale e un ascensore, sacrificando otto posti auto.

Riccardo Canetta

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