Altri sport - 08 ottobre 2023, 22:39

Verstappen non si ferma più, in Qatar 14° vittoria. Male le Ferrari

Verstappen si gode il titolo mondiale vinto ieri aggiuntando un’altra vittoria al suo palmares. Altro doppio podio per McLaren, giornata negativa per le Ferrari con Leclerc quinto e Sainz che non ha disputato la corsa.

per cortesia di www.formula1.com

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Un’altra vittoria di Super Max. Ventiquattro ore dopo aver conquistato il suo terzo titolo mondiale, l’olandese mette subito in chiaro che non ha la minima intenzione di alzare il piede e chi pensava ad un Max “annebbiato” dai festeggiamenti di ieri sera si è dovuto subito ricredere. La gara regala emozioni ancora prima della partenza. A meno di un’ora dallo start la Ferrari infatti annuncia che Carlos Sainz non parteciperà al GP del Qatar a causa di un problema tecnico al sistema di alimentazione della sua SF-23. Nonostante il problema sia stato tempestivamente individuato, i meccanici in rosso non hanno avuto tempo sufficiente per intervenire su quello che sembra sia stata una perdita di carburante che si è manifestata nelle fasi preparatorie della procedura di schieramento in griglia. Il weekend del team di Maranello, già negativo dalle qualifiche del venerdì, non sembra migliorare in questa domenica sera.

 

Qualche ora prima avevamo assistito ad un altro, clamoroso, evento. La decisione della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobilismo, di imporre un minimo di 3 soste durante la gara e un massimo numero di giri per ogni “stint”: 18 giri l’utilizzo massimo consentito per ogni treno di gomme utilizzato. Questo è l’ennesimo, forse ultimo, episodio della telenovela “gomme-usura-cordoli” di questo weekend del Qatar.  

 

Considerato che Max Verstappen ha conquistato il titolo nella gara sprint, molti (anche tra gli addetti ai lavori) erano certi che le emozioni pre-gara potessero essere le uniche che la domenica a Lusail ci avrebbe regalato. E invece no, perché la partenza ci consegna su un piatto d’argento l’evento che tutti stavano aspettando da almeno due gare: il crash tra le due Mercedes di Hamilton e Russell. Lewis parte meglio grazie alle gomme morbide, destinate ad usurarsi rapidamente ma che danno ottimo grip in partenza. Il sette volte campione del mondo affianca il compagno di squadra Russell che si trova secondo e dietro a Verstappen. Il risultato è un sandwich di vetture con Russell in mezzo a Hamilton e Verstappen, ma arrivati alla prima curva Sir Lewis chiude troppo la porta non lasciando sufficiente spazio al giovane compagno di squadra. Contatto inevitabile e Lewis fuori dai giochi. Russell si scusa via radio dicendo però che non poteva fare molto, Lewis si prende la colpa. Tutto bene quel che finisce bene, perché il rischio di un avvio di guerra fratricida tra i due (ci perdonerete l’utilizzo di questa parola in questi giorni difficili) era elevatissimo.

 

Si potrebbe sostenere che forse in Mercedes potevano “orchestrare” meglio le scelte strategiche e gli ordini imposti ai due piloti, dato che era piuttosto evidente che Lewis sarebbe scattato meglio. A godere di questo crash è la Ferrari, che corre con una sola vettura e rischiava di veder scappare via le Mercedes nella lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori.

 

Il resto della gara è una sfida tra Verstappen e le due McLaren, a colpi di passo gara, mentre il resto del gruppo lotta contro la sabbia, l’usura delle gomme e le segnalazioni di track-limits.

Mentre Norris e Piastri spingono e ottengono diversi giri veloci per mettere pressione alla RB19 numero 1, fioccano le bandiere bianco-nere, i warning, le investigazioni e le penalità. Perez è protagonista di diverse infrazioni di track-limits e il box, irritato, glielo fa notare. Il messicano naviga in una pessima decima posizione mentre il compagno di squadra domina il mondo. Vero anche che il messicano è stato costretto a partire dai box, ma il significato non cambia.

 

Al giro 47 è McLaren che aggiunge un po’ di pepe ad una gara che si sta trascinando verso la fine senza particolari acuti: il team di Woking impone a Norris di non attaccare Piastri, preoccupati di un possibile attacco finale di Russell e quindi desiderosi di preservare le gomme. Norris non sembra accettare particolarmente “l’invito” del team, e inizia ad inanellare giri veloci spingendo di conseguenza anche il compagno di squadra australiano ad aumentare il suo ritmo.

 

Nel frattempo, Leclerc naviga in un anonimo quinto posto portando a casa il massimo risultato possibile e limitando i danni nei confronti di Mercedes che ottiene solo un quarto posto con un Russell stremato dal caldo infernale. Caldo infernale che afflitto tutti i piloti e in molti si sono lamentati, con l’americano Sargeant che si è addirittura ritirato per i problemi fisici dati dal caldo.

 

Al termine della gara è ancora Max Verstappen a vincere, anzi a stravincere, ma a festeggiare è anche la McLaren con un altro doppio podio con Piastri davanti a Norris. Le vetture papaia si candidano ad essere stabilmente la seconda forza in questo finale di stagione. Russell con la Mercedes non è riuscito ad impensierire né Piastri né Norris, mentre Leclerc non è mai stato della partita. Al netto dei 28 punti di distacco dal secondo posto attualmente occupato da Mercedes, c’è da riflettere a Maranello sui 34 secondi di distacco subiti da McLaren. Troppi. Terribilmente troppi.

Curiosamente  (sì siamo sarcastici) chi dovrebbe riflettere su questi risultati non è mai presente sui campi di gara, al contrario di Adrain Newey, geniale papà delle invincibili Red Bull, che è sempre lì ad osservare le altre vetture prendendo meticolosamente appunti.

 

 

Di seguito i risultati del GP del Qatar:

 

1 Max VERSTAPPEN Red Bull Racing

2 Oscar PIASTRI McLaren +4.833

3 Lando NORRIS McLaren +5.969

4 George RUSSELL Mercedes +34.119


5 Charles LECLERC Ferrari +38.976

6 Fernando ALONSO Aston Martin +49.032

7 Esteban OCON Alpine +62.390

8 Valtteri BOTTAS Alfa Romeo +66.563

9 Guanyu ZHOU Alfa Romeo +76.127

10 Sergio PEREZ Red Bull Racing +80.181

Lorenzo Pisani e Stefano Sandrini

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