«Con il congresso di Italia Viva che si terrà il prossimo 15 ottobre, concluderò il mio servizio di Coordinatore Provinciale del partito iniziato ormai 4 anni fa. Anni bellissimi ed entusiasmanti, di fatica, sacrificio e soprattutto piccole e grandi soddisfazioni, durante i quali ho avuto l’onore, insieme a tanti amici, di contribuire a far nascere una comunità politica, che oggi è una realtà importante nella nostra provincia, come in tutta Italia».
Così Giuseppe Licata, Coordinatore Provinciale di Italia Viva, nel febbraio scorso eletto consigliere regionale, che continua: «Sono grato all’On. Maria Chiara Gadda che nel 2019 ha creduto in me affidandomi questo ruolo, con lei ho condiviso e condivido un percorso di passione politica e di buona amministrazione, che oggi mi proietta in una dimensione regionale. E’ quindi venuto il momento di concentrare le mie energie sulle battaglie, le proposte e i progetti per la Regione Lombardia, consapevole della responsabilità che comporta il mio ruolo di Consigliere Regionale verso i tanti bisogni delle persone e del territorio. Porto con me un bagaglio di esperienze e di rapporti umani, che sono i doni più preziosi che si possano ricevere dall’impegno politico.
Sarò ovviamente al fianco del prossimo Coordinatore Provinciale e rimarrò a disposizione del mio partito e di tutti i militanti. Ma soprattutto continuerò a lavorare per i cittadini attraverso Italia Viva, convinto che un partito debba crescere di pari passo con la propria capacità di fare le cose che servono al Paese e di instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza con gli elettori.
Per questo stiamo combattendo la politica della faciloneria e delle false promesse, che sono forse la via più semplice per prendere voti, ma anche il modo “migliore” per tenere bloccato il Paese.
Il prossimo Congresso sarà occasione di rilancio del nostro progetto politico, uno spazio di partecipazione “al centro”, alternativo ai partiti populisti e sovranisti di destra e di sinistra, e ad un bipolarismo che negli ultimi vent’anni ha alimentato gli ascolti dei dibattiti televisivi, ma non ha migliorato affatto la vita degli italiani», conclude.