Onestamente, la prima volta che ho sentito quella frase (chi vusa pissè, la vacca l'e sua), risale ai tempi di Felice Musazzi che conobbi al Teatro Lux di Sacconago. Allora, "I Legnanesi" dovettero "emigrare" a Busto Arsizio, per ottenere "spazio" alle loro rappresentazioni teatrali. Io ero alle "prime armi" del Giornalismo e ricevetti l'incarico di un commento sugli spettacoli dei "Legnanesi" e imparai subito, la differenza del nostro linguaggio (il Bustocco) con quello espresso da Musazzi, Barlocco e Soci. In verità, talune espressioni contenevano modi di dire simili, ma mai uguali: il Bustocco più duro e lineare; il Legnanese, più dolce, sofisticato e talvolta più "colorito" … anche se, sul "colorito" c'è da dire moltissimo.
Tanto per citare qualche titolo delle rappresentazioni dei Legnanesi, c'era "Va là batel ca sem su tuci", "sam nasu par patì … patèm" e appunto quel "chi vusa pissè, la vacca l'e sua" che mi impressionò parecchio, nel costatare come la "mentalità contadina" si avvicinava alla realtà con una espressione tanto comprensibile quanto veritiera.
Chiaro che qui, la "vacca" …. vale a dire, la mucca, c'entra nulla sulla ragione, ma era inveterato il modo di dire che somigliava tanto al "chi urla di più, ha ragione", mentre nel dialogo, la "ragione" va data a chi convince ed è convincente su quanto sta analizzando con le parole.
E' bello ricordare come il senso di Giustizia che esisteva ai tempi, è molto cambiato rispetto a taluni dialoghi che si spingono troppo verso il litigio e molto poco su chi ha effettivamente ragione. Allora non c'era bisogno di troppe parole e, addirittura, per sancire un contratto, era sufficiente la stretta di mano fra le due parti. Al limite, si ricorreva al "sansàl" (sensale) che testimoniava l'accordo e ne era responsabile sul fatto compiuto.
Il "vusa pissè" è dedicato a chi alza la voce, oltre al progredire del dialogo, ma ha nulla a che fare con la valenza del contratto; serve solo a dimostrare il fervore del tono della voce. Che si spegne subito dopo avere appreso da che parte sta la ragione. Riguardo poi "la vacca l'e sua" è limitato alla pretesa di avere ragione, ma è frase relativa al dialogo e mai al valore del "contratto".
Giusepèn mi conferma che la frase è usata moltissimo anche nel Dialetto Bustocco da strada; quindi non sa dirmi, Giusepèn se la frase l'hanno inventata i Bustocchi o i Legnanesi. Ciò che conta è dare la stura a ogni argomentazione e comprendere, da galantuomini che a gridare (alzare la voce) si risolve nulla. Meglio dialogare! E' più facile trovare un accordo!