Una volta si diceva che "a parlare di libri, si faceva pubblicità del Libro e dell'Autore", poi, prove alla mano, scrivere e parlare di Libri e dei rispettivi Autori "è Notizia" e, la prova lampante è che Radio e TV hanno tutte programmi culturali dove sono inserite NOTIZIE che parlano di Libri e dei suoi Autori (basta passare col telecomando, da una Radio all'altra e da un Canale TV all'altro - tutti compresi) - ebbene, perché non farlo noi? si tratta di NOTIZIA, signori. C'è chi la Notizia la reperisce e chi …. non vedeva l'ora di conoscerla. E pure di chi è interessato all'evolversi della Notizia e di chi, alla Notizia fa spallucce: "ul mondu l'e vaiobal" (il mondo è variabile) e chi aggiusta il tiro e dice …. il mondo è avariato (per colpa di chi chi chi…)
Tutto questo PANEGIRICO (qui inteso come scritto o discorso a favore di qualcuno) è per dire grazie a Giusepèn che ha voluto …. tremendamente voluto, DIFENDERE la Lingua Bustocca e il Dialetto Bustocco da strada; quindi, la Notizia riguarda la SECONDA EDIZIONE del Libro "Giusepèn e Maria" che ha "spiazzato" anche la GMC Editore. Nel senso che la GMC Editore non prevedeva il grande successo della Prima Edizione e ha dovuto "correre" addirittura durante il periodo delle FERIE per approntare la Seconda Edizione del Libro - ecco la Notizia: ORA il Libro "Giusepèn e Maria" è in Libreria (da Boragno, via Milano 4 Busto Arsizio) e chi ha seguito il nostro invito a prenotare la propria copia del Libro, può andarla a ritirare. Chi invece lo stava aspettando, può tranquillamente recarsi in Libreria e acquistare "Giusepèn e Maria".
Qui, non è il caso di polemizzare con chi pensa alla "pubblicità" del Libro - il "far sapere" che c'è ancora qualcuno che ama il "Bustocco da strada" e desidera far contenti sia gli "antichi" (chiamarli anziani, non mi garba) genitori o nonni, ha a disposizione i libri con i loro modi di dire. Genitori e Nonni che hanno speso una vita per insegnarci valori morali; che hanno compiuto sacrifici enormi e che ci hanno consegnato il benessere che molti hanno dimenticato. Eppoi, quanti Giovani -oggi- conoscono le proprie radici e come Busto Arsizio è arrivata ad essere la QUINTA città della Lombardia (dopo Milano, Brescia, Bergamo, Mantova) e la PRIMA città "non Provincia" curando la propria vocazione industriale? - inoltre, si sappia che su 126 Comuni della Provincia di Varese, l'85% del Pil (ricchezza) è realizzato dal Territorio formato dalle Città di Busto Arsizio e degli 8 Comuni del Medio Olona - inoltre, la lungimiranza degli imprenditori di Busto Arsizio, portò alla creazione dell'Aeroporto di Busto Arsizio, poi ceduto alla SEA di Milano che ha creato l'attuale Aeroporto di Malpensa - altra peculiarità di Busto Arsizio, "Medaglia d'Oro al Valor Militare" per essere insorta il 24 aprile 1945 contro il potere Nazi-Fascista.
Sia in "Giusepèn" sia in "Giusepèn e Maria" c'è un'ampia documentazione Storica, ma pure del "Dialetto Bustocco da strada" che dovrebbe essere insegnato nelle Scuole e, un detto importante recita: "chi non ha memoria, non ha storia" e Busto Arsizio merita la Storia, in virtù della sua Memoria che in pochi tuttora conoscono, ma che è bene ricordare - negli ultimi trent'anni (o giù di lì) chi parla e scrive in Bustocco (con spiegazione in Italiano) e lo fa sapere è il sottoscritto, con la "consulenza" di Giusepèn (97 anni) che ogni tanto dice "a ou non muì, nanca a mazòmi" (non voglio morire, nemmeno ad ammazzarmi) - e (come sempre), dopo un discorso serio, Maria (la figlia) ci serve un Nocino che in maniera sobria, Giusepèn ed io, apprezziamo.